Fa' la cosa giusta |
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Un film di Spike Lee.
Con Danny Aiello, Ruby Dee, Ossie Davis, Spike Lee, Giancarlo Esposito.
continua»
Titolo originale Do the Right Thing.
Drammatico,
durata 113 min.
- USA 1989.
MYMONETRO
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Un vero pugno nello stomaco
di Alex41Feedback: 15396 | altri commenti e recensioni di Alex41 |
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lunedì 12 agosto 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film avanti con gli anni, uno dei migliori film di Spike Lee che, con questo film, è entrato nel mondo del cinema dimostrando di essere un grande appassionato, nonché un regista 360 gradi (ha diretto perfino videoclip, documentari e spot pubblicitari). La storia è ambientata in una specie di ghetto in cui vivono gente di colore tra bande, vecchi pensionati e semplici lavoratori, ma anche italoamericani e coreani. Il film ci vuole mostrare, con un vero pugno nello stomaco, di come vivono queste diverse etnie tra scontri, insulti e battibecchi, fino a uno dei finali più terrificanti che abbia mai visto: Spike Lee dimostra di essere un mago coi controglioni della cinepresa, capace di farti immedesimare nei suoi personaggi fino alla fine e a vivere l'esperienza in prima persona come nessun'altro è in grado di fare (forse solo Kubrick). Degne di nota sono poi la fotografia eccezionale, in cui il colore che domina è il giallo, una sceneggiatura degna del miglior Tarantino e una regia piena di controcampi, lunghe panoramiche, piani sequenza e perfino steadycam, fino alla strepitosa colonna sonora "Fight The Power" dei Public Enemy. Ciò che però veramente mi ha colpito di questo film è come riesce a dipingere dei personaggi talmente incredibili quasi comparabili a un film come "Pulp Fiction": oltre a Mookie (interpretato dallo stesso Spike Lee) sono memorabili Sal (un Danny Aiello da Oscar), Vito (un John Turturro irriconoscibile e spettacolare), l'odioso Buggin Out (un bravissimo Giancarlo Esposito), l'inquietante Radio Raheem (grandissimo Bill Nunn), il dj Senor Love (un Samuel L. Jackson giovanissimo) fino al Sindaco (un eccezionale Ossie Davis), forse il personaggio migliore del film. Da ricordare anche un giovane e allora sconosciuto Martin Lawrence nel ruolo di un ragazzo di strada. Un film quindi da vedere, un (quasi) capolavoro che riesce ancora a distanza di anni a stupire, con un significato solido e uno sviluppo incredibile, quasi da documentario. Vedere per credere, su Lee si va sempre sul sicuro!
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