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La terra è il pianeta più avanzato e manda alcuni proconsoli nei pianeti in via di sviluppo.
La storia è ambientata in una di questi pianeti lontani che si trova a uno stadio di sviluppo equivalente al nostro medioevo.
L'idea è ottima e la resa del medioevo (identico al nostro) è credo la più bella e veritiera che ho visto al cinema (un po' Andrei Rublev ma più hard boiled); in particolare è veramente notevole lo studio del rapporto padroni servi che rappresenta in maniera convincente quella che doveva essere la Russia profonda del lontano passato.
Il problema è che la storia non c'è e quello che c'è è un casino incomprensibile.
Per di più dura tre ore tutte di scene lentissime come costume dei russi, con dialoghi spezzettati, per cui a un certo punto non sai più che diavolo vuole e di cosa sta parlando.
Vagamente il tema è appunto il rapporto molto complesso fatto di sottomissione, dominio, complicità, furbizie, vigliaccherie da ambo le parti, fra classe dominante e subalterni ma al di là della "illustrazione" molto riuscita non va e finisce per sfracassare le palle abbastanza presto.
Peccato perché sembra di entrare in un quadro di Breugel, con una cura maniacale per i dettagli e scene che non si limitano al primo piano ma hanno un secondo piano molto vivo con particolari e controscene che le rendono (all'inizio...) suggestive e mai banali.
Come sprecare malamente un bel soggetto.
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