Rorret

Rorret ha una passione innata per il cinema tale che ha unito il suo appartamento al palcoscenico del cinema mettendolo dietro lo schermo,e ciò gli permette di vedere i film proiettati comodamente da dietro lo schermo.Un giorno decide di aprire il cinema al pubblico assumendo anche del personale alla biglietteria.Ma Rorret ha un disturbo mentale:non si limita a guardare gli spettatori,ma si ossessiona i quelli donna, fuori dal cinema le insegue,cerca di carpire informazioni e poi le invita.I suoi appuntamenti sono i luoghi di paura,come le attrazioni del luna park,le montagne russe,il tunnel dell' orrore.Come nei film horror che proietta nel suo cinema vuole ricostruire un luogo di paura e poi ovviamente cerca di ucciderle.Nel film le vittorie sono tre, Sheila,una segreteria, Barbara,una pittrice e Cecilia, un' attrice di cui si innamorerà.Iniziamo col dire che lo spazio scenico è perfetto:si respira l'aria degli anni ottanta.Il cinema di Rorret ha questa caratteristica di sala cinematografica/sguardo del proprietario, riusciamo ad immedesimarci con lo sguardo di Rorret e quasi proviamo tenerezza per lui,il tendaglio riflette la perversione che il cineasta non riescono a nascondere.Il suo sguardo è posato,calmo,freddo.Le donne danno l' occasione di essere turbate e Rorret non se le lascia scappare Il rapporto di potere tra i personaggi si riduce ciò:per Rorret,saper scegliere le occasioni offerte dalle vittime stesse per metterle in condizioni di interiorità.Tale configurazione si riproduce a più riprese nel corso del film,il film è semantico più che estetico,proprop come il cinema,ogni elemento percettibile svolge un ruolo preciso nell'azione.Da vedere assolutamente.