Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Kamikazen è proprio cinema milanese, ma non nel senso che a Pegli o a Mergellina non lo si possa più capire. è milanese come il cinema di Truffaut era parigino e quello di Allen è newyorkese. Cioé: fa sentire l’aria della città -simbolo, nel bene e nel male, della nuova Italia. Gli ambienti, le vie, le case, gli interni sanno di Milano, anche se niente vi si riferisce "tipicamente". E quando Gabriele Salvatores si trova alle prese con la Stazione Centrale, stereotipo milanese, la racconta "spezzettandola", eliminandone la tipicità. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (5043 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 14 Febbraio 1988