Lietta Tornabuoni
La Stampa
Vedremo più film ungheresi come questo, adesso che i mutamenti politico-economici introducono anche nei Paesi dell’Europa orientale le regole del mercato, adesso che probabilmente cambieranno le strutture statali di produzione cinematografica non intese al profitto e magari antieconomiche, ma capaci di preparare nuovi registi di farli lavorare con i mezzi e il tempo necessari a progetti non obbligatoriamente commerciali, anche audaci o sperimentali? Il direttore del FilmFest di Berlino, Moritz de Hadeln, si poneva l’interrogativo già mesi fa. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2129 caratteri spazi inclusi) su La Stampa