Apartment Zero

Questo film che non è piaciuto in Italia è diventato invece un "CULT" negli USA ed è stato riedito in versione integrale nel 2007. The Rotten Tomatoes lo vota con 95/100. Narra di Adrian LeDuc, interpretato in maniera superba da Colin Firth, un gestore di sala cinematografica di film d'essai, che vive in un mondo cinematografico estraniato dalla realtà isolato, volontariamente, dal mondo e con una madre afflitta da demenza precoce. Bisognoso di danaro decide di affittare una camera del suo appartamento. Dopo aver esaminato vari soggetti molto divertenti, arriva Jack un americano che sembra l'incarnazione di un personaggio dei suoi adorati films. Noi capiamo immediatamente che Jack Carney, recitato benissimo da Hart Bochner, non è quello che sembra e costituisce un grave pericolo ma Adrian, che vive in un mondo tutto suo, no. La solitudine e il desiderio di affetto e di comunicazione di Adrian è addirittura commovente. Tra i due si instaura un legame di dipendenza e il regista suggerisce, alla fine, che i due rappresentino nient'altro che le due facce di una stessa personalità. Il film è un thriller psicologico e politico assai intrigante.
Entrambi gli attori danno una grande prova recitativa ma mentre Bochner, che in questa parte mi ricorda "l'ospite" di Teorema di Pasolini " recita"  il suo personaggio Firth "diventa" Adrian anche fisicamente (questa è una particolarità di Firth) lo incarna. Quindi la prova di Firth è superlativa tanto è vero che il primo Oscar Firth l'avrebbe meritato proprio per questo film.