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"Innerspace"(Joe Dante, 1987, dal romanzo di Isac Asimov "Fantastic Voyage"del 1988 e dalla sceneggiatura del film di Richard Fleischer, peraltro notevole, tratto dal romanzo asimoviano)narra di un esperimento di miniaturizzazione, dove un ex tenente entra in una capsula che dovrebbe esplorare un congilio, mentre entra nel corpo di un uomo ignaro ovviamente di tutto, con ovvie complicazioni sia strettamente legate all'espeirmento sia anche di carattere sentimentale. Il"viaggio nell'interno del corpo"o meglio nell'infiniatamente piccolo, non è meno affascinante di quello to space, nell'immensità del cosmo, come insegnavano già Ermetgisto, in forma mistico-mitica, poi pensaotri/scienziati come Niccolò Cusano, Giordano Bruno, Teofrasto paraclelso e altri ; tematiche che poi, nella nostra epoca uno scienziato-scrittore come Asimov ha genialmente ripreso, ma anche troviamo anche in un biologo/pensatore come Jacques Monod, che esclude ogni ipotesi di causalitù-creazione(di questo, nel film, ovviamnente nulla, anche perché un film"ateistico"non sarebbe stato ammesso, negli States, soprattutto anche perché questo è un film adatto potenzilamente a tutti/e, senza alcun divieto, insomma=. Comiciogottesco, nelle sequenze esilaranti, ma anche capace di suscitare le tonalità "gravi", drammatiche quando la mete e il copo del ricercatore si trova in un corpo estraneo, non conosciuto né previsto . Decisamente un'esperienza sconvolgente, assimilabile, probabilmente, alle esperienze dette"psichedeliche", recentemente, quando orami Timothy Leary è scomaprso da un quarto di secolo. Ottimi gli effetti speicali, realizzati da quattro tecnici.artisti di classe e per merito dei quali(ma la superivsiione è di Dante, bisogna sottolinearlo comunqueil film ha conseguito l'Oscar, appunto, in questo settore. C'è anche un aspetto triste, nel sottolineare la validità del film: nel senso che noin molto dopo questo film, precisamente dopo"Gremlis 2"(1990)Joe Dante non ha più realizzato opere di questa rilevanza, limitandosi a diventare, più che altro, un illusratore", ruolo che non gli si addice, considernado la sua enorme capacità creativ<a. . che qui e anche molto prima veva dimostrato in maniera inconfondibile, con una cifra stilistica come anche espressiva assolutamente unica. Nel film, più ancor ai Dennis Quaid, è rilevante la prova di Martin Short e, tra le interpreti femminili, senz'altto spicca Fiona Lewis più dell'allora"astro nascenter"Meg Ryan, atrice che in realtà non ha mai convinto più di tanto.... in questo film come anche in tante commedie anche tagliate apposta sulla sua personalità. Joe Dante qui al massimo, facneo ricordare i fasti del primo"Gremlins"(1984)ha comunque sta dando ancora molto anche a livello televisivo, dove ora, ovviamente, per motivi anche di molto antecedenti al famigerato Covid 19, i registi hanno trovato non solo canali di sfogo più adatti, ma reali possibiilità migliori dal punto di vista creativo. El Gato
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