Una delle frasi più celebri del film la dice lunga su di esso: "Non è il cibo che cerca. Vuole noi!"
In questa frase è racchiusa l'essenza dello squalo 4: la demonizzazione di un animale, unita ad una umanizzazione banalissima e che fa ridere. Lo squalo (l'originale, quello di Spielberg) incuteva terrore per la naturalezza degli attacchi dello squalo, si introduceva nella mente di un tranquillo bagnante e gli poneva davanti un pericolo reale, non stereotipato, non surreale. Lo squalo era quello che è, un predatore spietato e gelido, silenzioso e veloce, ma non CATTIVO, non vendicativo.
Tutto il potenziale dello squalo 4 viene meno quando lo squalo si comporta come il mostro di un fantasy, quando tira fuori la testa dall'acqua e RUGGISCE come un nazgul del signore degli anelli (muto come un pesce, bah). La colonna sonora è usata senza criterio e, laddove nel primo film incuteva ansia, qui si limita a riempire i silenzi anche quando i personaggi sono in spiaggia, disabituando lo spettatore ad "avere paura" ed associarla allo squalo.
Il film è un tripudio di scene pessime, frasi inutili e di repertorio. snervanti scene isteriche di Ellen e stravolgimento delle leggi fisiche e naturali.
Pessimo, pessimo, pessimo.
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