Giallo,
durata 94 min.
- Italia 1987.
- VM 14 -
MYMONETROLe foto di Gioia
valutazione media:
2,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Che belli gli anni '80, quando nelle sale romane ancora si potevano trovare simili perle!
Non c'erano ancora le multisale, il biglietto costava 7.000 lire e andare al cinema di pomeriggio, senza ragazza, of course, era uno di quei piaceri sottili che scaldavano il cuore. Mentre la gente faceva la coda al botteghino per vedere il faccione di Schwarzy in 'Codice Magnum', gli amanti del cinema monnezzaro si accalcavano sudati in attesa di sprofondare nelle zinne della procace Serena, secoli prima dell'imborghersimento cristaldiano.
La Grandi era all'apogeo del successo: 'Miranda' di Brass, 'La Signora della notte' di Schivazappa, 'Desiderando Giulia' di Barzini (quello di 'Italia - Germania 4 a 3'!),
'L'iniziazione' di Mingozzi, 'Rimini Rimini' di Corbucci. Le burrose forme di Serena facevano capolino ovunque e l'erotismo made in italy sembrava avere solo un nome.
Lambertone, lasciati Demoni e cinema infestati, percorse case con le scale nel buio dove la gente muore a mezzanotte, decide di buttarsi a capofitto tra le pieghe carnose dell'attrice romagnola e ci regala uno dei tanti scult fine eighties.
La trama è un mero pretesto per far spogliare la Grandi: direttrice per una rivista di soli uomini, la signora dalle grandi poppe vede le sue attricette decimate da un misterioso killer dalla mente annebbiata da troppi acidi e da troppo vino dei castelli (vede le ragazze con il volto deforme da insetto e le accoppa in un tripudio di colori che neanche allo Studio 54). Chi sarà il misterioso omicida?
Cosa dire? Il thriller di Lambertone (che dopo finirà tra maghi, streghe e folletti nella fiction 'Fantaghirò') oltre a fare acqua da tutte le parti, è talmente sconclusionato da risultare avvincente: dialoghi risibili, omicidi ridicoli (anche se c'era una scena girata da MAS a Piazza Vittorio che non era affatto male tra manichini inquietanti e luci al neon), Sabrina Salerno che appena apre bocca viene massacrata da uno sciame di api inferocite (è la fine che meriti! Così impari ad incidere 'Boys'), un paraplegico pipparolo che spia tutto dalla sua finestra, musiche elettroniche che in confronto Claudio Simonetti sembra Michael Nyman.
Preparate un kg. di hashish, una scodellata di felafel, tre bulgare rimorchiate sulla Cristoforo Colombo e la serata sarà servita.
Grazie Lamberto! Anche se tuo padre si starà rivoltando nella tomba, noi ti vogliamo bene lo stesso.
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