Hellraiser

Roberto Escobar

Chissà che un giorno non si pensi di fare una versione rock di "Hellraiser". Nel caso si potrebbe proporre come titolo "La piccola soffitta degli orrori". Come nel film di Frank Oz, infatti, anche qui uno strano essere ha bisogno di sangue e carne umana per crescere e rigenerarsi. Ma le somiglianze finiscono presto. Clive Barker, autore anche di soggetto e sceneggiatura, non ci scherza su più di tanto. L’essere mostruoso assetato di sangue altri non è che un uomo, Frank, letteralmente fatto a pezzi, tempo prima, da malefiche potenze ultraterrene, I Supplizianti, da lui evocati per mezzo di una misteriosa scatola magica. [...]

di Roberto Escobar, articolo completo (6750 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 7 Febbraio 1988