Giardini di pietra

Roberto Escobar

Era John Wayne nei panni del colonnello Kirby di Berretti verdi il nostro nemico cinematografico, nel 1968. Lo era al punto che giudicammo quel film brutto, non solo politicamente riprovevole. Dieci anni dopo, nel ‘78, Il cacciatore ci raccontò di un altro nostro nemico, che in Vietnam credeva di combattere per il Bene. Non potendo negare, questa volta, che fosse uno splendido film, immaginammo che fosse “fascista”, anzi “dannatamente fascista”. E invece Il cacciatore era e resta il film più grande sullo smarrimento dell’America per quella guerra (Platoon, del 1986, e il recentissimo Full Metal Jacket sono condanne radicali della guerra, più che di una guerra). [...]

di Roberto Escobar, articolo completo (5136 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 25 Ottobre 1987