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Più che un film su Sid Vicious e Nancy è un film soprattutto sul "punk", sulla generazione dei "no future for you" e sulla droga. Tutto questo film racchiude quindi la storia della musica punk e dei simboli per eccellenza: i Sex Pistols, principalmente del bassista morto di overdose negli anni settanta, il noto Sidney Vicious, in arte "Sid". Tutto quello che compare sullo schermo è successo davvero, o almeno in parte: Sid Vicious nei concerti suonava sempre il basso a bassissimo volume, era sempre ubriaco e sotto effetto di stupefacenti e sputava sempre addosso al pubblico in segno di disprezzo (o di superiorità?). Il suo incontro con Nancy cambiò il suo stile di vita e le sue decisioni: a lui della musica non gli importò più di tanto, suonava solo per "una brama fame di soldi" (dal titolo del concerto degli anni '90 della reunion) insieme al suo gruppo solido di cui è stato "leader" insieme al polemico "cantante" Johnny Rotten. L'attore, nonostante se la cavi nel ruolo, non assomiglia per nulla al vero Rotten, nemmeno nel canto: infatti mentre la voce originale di John Lydon (suo vero nome) è molto acuta, quasi da "gallina strozzata", quello di Mr. Andrew Schofield (il nome dell'attore, che dopo questo film è scomparso dal nulla) si avvicina molto più verso l'heavy metal. Riguardo il cast comunque bravissimi gli attori: bravissima Chloe Webb nel ruolo di Nancy Spungen, mentre riguardo a Gary Oldman.....non ci sono parole: sublime, spettacolare, strepitoso......insomma: PERFETTO. Bellissima la sua esibizione in una versone rifatta di "My Way" (una vecchia canzone di Frank Sinatra riarrangiata poi da Sid, in cui all'inizio gli dedica un bel "tributo") con la sua voce. Gary Oldman in questo film è adrenalina pura, è una bomba che non sai mai quando potrà esplodere, per tutta la durata del film incarna alla perfezione il giovane Sid con una cura maniacale; quasi sembra che quest'ultimo sia davvero resuscitato. Riguardo il resto, la regia di Alex Cox, noto anche per essere lo sceneggiatore di "Paura E Delirio A Las Vegas", non è eccezionale, ma comunque abbastanza buona, e anche i ritmi del film in molte scene lo rallentano e rischiano di annoiare un po': per il resto molto coinvolgenti le sequenze dei concerti (l'ultimo di Sid è epico) e la scena finale (per chi non l'ha capita gli consiglio di ascoltarsi "Kevin Spacey" di Caparezza e troverà la risposta senza farsi troppe paranoie).
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