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Scuola di ladri |
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Un film di Neri Parenti.
Con Massimo Boldi, Paolo Villaggio, Lino Banfi, Ennio Antonelli.
continua»
Farsesco,
durata 94 min.
- Italia 1986.
MYMONETRO
Scuola di ladri  
valutazione media:
2,45
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Villaggio, Banfi e Boldi istruiti da Salerno.
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| giovedì 12 settembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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SCUOLA DI LADRI (IT, 1986)
Diretto da NERI PARENTI. Interpretato da PAOLO VILLAGGIO – LINO BANFI – MASSIMO BOLDI – ENRICO MARIA SALERNO – ANTONIO BARRIOS – BARBARA SCOPPA
La guardia giurata Dalmazio, il dogsitter Amalio e il venditore ambulante/lavavetri Egisto sono tre cugini che non si conoscono (il cognome di tutti e tre è Siraghi) e stringano a sbarcare il lunario. Un giorno li riunisce il loro misterioso (ma in realtà fantomatico) zio Aliprando, che intende avviarli all’arte del furto. Tra incarcerazioni, colpi bassi, fallimenti e ripetute ricadute, il trio riuscirà a farsi le ossa procedendo a spron battuto nella propria carriera criminale, fino a che non saranno pronti a svaligiare una cassaforte colma di gioielli in un edificio inavvicinabile. Ma dopo il memorabile colpo sarà lo stesso Aliprando che imbroglierà i suoi protetti. Nonostante i tempi comici vengano rispettati con perizia più o meno adeguata anche se talvolta meccanica, le trovate sanno di vecchio e la commedia finisce per imbroccare una quantità eccessiva di luoghi comuni del cinema comico slapstick, tra l’altro senza incentivare lo sviluppo di una trama abbastanza buona ma certamente non originale, che saccheggia invenzioni e rappresentazioni dal precedente cinema di genere poliziottesco in voga negli anni settanta. Difficile stabilire una gerarchia di simpatia e buffoneria tra i tre interpreti: Villaggio si mette sempre in mostra con le sue evoluzioni iperboliche e paradossali, Banfi si distingue come il più sfortunato e colpito da malocchio dei tre, mentre Boldi, malgrado una certa vivacità, sembra a disagio senza un compagno di scena come il fido Christian De Sica (proprio intorno agli anni ottanta i due cominciavano a firmare insieme i cinepanettoni). Quanto a E. M. Salerno, insolitamente calvo, è caratterizzato da una cupezza e ponderata malizia che sembra farlo scaturire da una vecchia pellicola di genere poliziesco americana o comunque filo o pseudo americana. Nel bene e nel male, comunque, un comico di discreto pregio sicuramente non degno di riconoscimenti ufficiali da parte della critica o del pubblico, ma che permette di trascorrere un’ora e mezza in allegria seguendo le maldestre rapine e i furti elaborati che i tre disgraziati mettono in atto dietro le severe istruzioni dello zio paralitico.
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