Phenomena |
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Un film di Dario Argento.
Con Donald Pleasence, Jennifer Connelly, Daria Nicolodi, Fulvio Mingozzi, Antonio Maimone.
continua»
Horror,
durata 110 min.
- Italia 1985.
- VM 14 -
MYMONETRO
Phenomena
valutazione media:
3,12
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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straordinariodi alfa999Feedback: |
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mercoledì 17 dicembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Uno dei vertici della intera storia dell'arte cinematografica. La pellicola si configura come una straordinaria riflessione sulla storia complessiva della specie umana e delle contraddizioni inaudite caratterizzanti l'attuale ordo socialis. Alla base dello scatenamento della catena dell'orrore vi è un atto bestiale di stupro originario metafora del peccato originale della concezione cristiana del mondo a sua volta metafora del fenomeno della divisione classista della società affermatasi nelle opportune differenziate scansioni spazio temporali a partire dalla rivoluzione neolitica oltre 6000 anni or sono. Limite insuperabile rimane la concezione di fondo metafisica e adialettica della realtà a verifica del proprio essere organico ad essa medesima: il regista risente dell'usuale limite derivante dal suo essere sociale di membro integrato all'ordo socilis produttore della situazione descritta. Egli non può quindi andare oltre una descrizione apprezzabile ma formale senza comprenderne la intima dinamica. Egli può solo prendere atto dell'orrore senza comprenderne la natura sociale così come i membri integrati all'ordine dominante prendono atto di Hiroshima e di Treblinka, dei gulag e delle statistiche sociali terrificanti del presente. Egli si rende conto dell'orrore presente nel suo mondo sociale di riferimento ma è totalmente incapace di utilizzare categorie mentali alternative a quelle derivanti da esso medesimo: All'interno della gabbia (sistema sociale interiorizzato) molto cosciente dell'orrore infinito in essa operante ma immerso nei principi e nelle categorie mentali prodotte dalla gabbia medesima egli prova un terrore totale al solo pensiero eversivo di guardare al di là delle sbarre: meglio la discesa inevitabile all'inferno,meglio l'incontro col diavolo in persona ma pur sempre nella gabbia. Argento propone una possibilità sui generis di redenzione dal male che pur essendo viziata geneticamente dal suo carattere individuale e fenomenale risulta essere assai potente e apprezzabile: egli compie questo mediante la centralità assoluta attribuita nella pellicola ad una giovane donna dotata di fantastici poteri di connessione fra dimensioni della realtà apparentemente molto lontane. La prova di Jennifer Connelly è veramente magistrale: ella emana come una luce tenue in quanto limitata e asociale ma infinita in quanto potenziale latente attraverso l'intera narrazione. Essa è come una dolce luce di candela immersa nelle tenebre dell'orrore e della disperazione considerati comunque come dati insuperabili. Non è con simili candele che sarà possibile in futuro un cambiamento delle cose ma il fatto di osservarla durante l'intero svolgimento di questo straordinario prodotto cinematografico rimane una esperienza molto notevole.
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