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Sempre che si accettino le regole del play, ossia del genere fantasy, inteso come fiaba magari tecnologicamente più viva, questo"Legend"di Ridley Scott, che riprende tutte le tematiche di fiabe e leggende, almeno occidentali, è comunque apprezzabile: ben realizzato tecnicamente, considerando gli standard dell'epoca(informatica e telematica un terzo di secolo fa sostanzialmente erano all'inizio o quasi), con notevole spreco(sia detto postivamente)di mezzi tecnici, con l'accentuazione e essenzializzazione del fulcro tematico(luce versus tenebre, bene contro male, il"bello"contro il"brutto"), "Legend"non è, direi. un"lapsus"nella carriera di Scott, ma, meglio di "Exodus: Gods and Kings"(2014), semplifica ed essenzializza un messaggio comunque importante, se è quello di tante tradizioni religiose, epiche etc.Spreco, diceva, ma positivamente inteso, di tecnica per mostrare e rendere visibile-far apparire le due forze contrapposte, "Legend"fa sognare, con la fiaba dell'amore eterno(Filemone e Bauci dicono ancora qualcosa o meno?)e lo happy end è assolutamente prescritto quanto assolutamente intevitabile.... interpreti "destinati"l'allora bellissimo e giovanissimo Tom Cruise, la bella Mia Sara, Tim Curry istrionesco e bardato da"puro diavolo"-Signore delle Tenebre non fa rimpiangere interpretazioni successive. IN complesso: prendere o lasciare- molte persone si sentiranno troppo mature per vederlo, avendo superato l'infanzia e/0 avendola voluta dimenticare-forcludere. Ad altri/e il diritto di sognare rimane, si Dieu le veut... El Gato
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