Dietro la maschera

Non sempre quello che si vede oggettivamente in un film è necessariamente ciò che il regista vuole comunicare.Quello che è arrivato a me è stato il grido sordo di chi soffre perchè è diverso. Ho visto questo film tanti anni fa, sola, di notte, e non ho fatto altro che pensare alla mia diversità, una diversità che non ha la giustificazione che può dare una malattia, ma che ti logora dentro allo stesso modo. Forse è questo il motivo per cui chi ha lavorato a questo film ha omesso il racconto di tutto quello che è il percorso di sofferenza fisica del protagonista, sarebbe stato semplicemente superfluo. Scontato ma positivo è il messaggio lanciato: la vita va sempre la pena di essere vissuta.