Film capolavoro.Libero adattamento del romanzo "L'idiota" di Dostojevski.Tutto si svolge in una frenesia assoluta che ti avvolge dalla prima scena in un susseguirsi di emozioni e poesia.Tutto è confusione e smarrimento.La sensazione del protagonista Lèon che dal suo mondo di ingenuo si ritrova immerso nella mafia e nel crimine è quella di un uomo perso trascinato da situazioni più forti di lui.L'amore balordo ,poi, è un titolo originale dato dal regista.In genere usato per definire l'amore per le prostitute.Quello stesso amore che prova Lèon per Marie.Il tutto portato all'estremo in una recitazione esasperata e dialoghi al di fuori di un linguaggio comune più propri del teatro che del cinema ma che in un film visionario sono vincenti per trasmettere le sensazioni dell'irrealtà.
Inoltre c'è anche l'idea dello spettacolo teatrale nel film con la messa in scena de "Il Gabbiano" famosa opera di Cechov portato avanti da uno dei personaggi del film. Un film che ti trascina in un vero e proprio delirio.Quello di un innocente in un mondo che non gli appartiene.L'innocenza e la società corrotta.Film a mio parere troppo sottovalutato dal pubblico che ,forse, preferisce film più facilmente comprensibili.
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