Una morale antitedesca corre in questo bel giallo, rintracciabile anche nella fotocopia di un tema musicale wagneriano (tratto dai “Maestri Cantori”). Non è corretto pensare che solo i tedeschi avrebbero fatto uso dei gas tossici durante la Grande guerra ma, nei limiti di una visione di parte inglese, si tratta comunque di un buon film. Atmosfere senili e nostalgiche, come di chi invecchiando si trovi suo malgrado a vivere nell’epoca moderna, di cui le nuove armi di distruzione costituiscono il volto più macabro. Gli attori sono tutti anziani, dal grande Peter Cushing ad Anton Diffring (che interpreta ancora una volta un militare tedesco, vedi “Dove osano le aquile” e “Sinfonia di guerra”). C’è anche Anne Baxter, già interprete di Nefertari ne “I dieci comandamenti”).
Davvero cupe le due scene principali, all’interno del capannone e nei meandri delle fogne, anche se potevano essere approfondite un po’ meglio.
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