L'America di Leone è tanto americana quanto la festa di San Gennaro, scrisse Canby del NYT;
il secondo mega-flop di tutti i tempi, dietro ai 'cancelli del cielo', 30 milioni di dollari il budget, 6 l'incasso, e quando in ottobre uscì in Italia si fece superare da 'il ragazzo di campagna', il biglietto costava 10000 lire contro i 7000 degli altri film, l'antitrust oggi non gliela passava, resisté due forse tre settimane ma lo smontarono subito, a Natale non se lo ricordava più nessuno;
finiva così il sogno di Sergio Leone per il quale visse tutta una vita e quando credo il 1° maggio dell'89 un sabato pomeriggio in macchina sull'autostrada mentre tornavo da Marina di Ravenna alla radio dissero ch'era morto Sergio Leone provai un dolore che mi misi a piangere e mia moglie disse 'ma luca non era un tuo parente' e invece lo era, in realtà non avevo neanche mai pianto per lei;
tutto era cominciato con per un pugno di dollari quando vi andai nel 64 con mio padre e la mia sorellina che si divertì da matti, gl'idioti che oggi dicono che le bambine anche loro devono giocare con le armi;
inutile analizzare il film, è un delirio che deriva dal delirio di onnipotenza di Sergio, lo disprezzavano per i western al pomodoro ma anche quest'america è al pomodoro e mozzarella e basilico all'uscita,
L. non conosceva l'america, non parlava una parola d'inglese, Canby scriveva che da bambino L. era rimasto impressionato dai film americani e che volle ricreare un'america ch'era solo nella mente sua, non era quella vera, con il western si poteva lavorare di fantasia, in un film di gangster no;
Donati, Vincenzoni, Tessari dissero 'Sergio lascia perdere, non puoi far impiegare un quarto d'ora a De Niro per scendere dalla macchina, Coburn dalla motocicletta sì puoi, qui no';
si misero in sette-otto a scrivere la sceneggiatura, divisa per settori - la giovinezza, poi De Niro da giovane, poi De Niro da meno giovane, poi De Niro da vecchio - e gli uni non conoscevano quello che avevano fatto gl'altri;
... mah inutile che continui, sarei noioso e prolisso,
e posso solo dire che al di là di tutto, scrisse Kezich, questo è vero cinema, il cucchiaino che gira gira nella tazza, i 22 anzi 24 squilli di telefono sulle varie scene ...la Kael disse ma qualcuno vuol rispondere a quel maledetto telefono,
era un sogno Sergio sognava di assorgere al rango di Fellini Visconti ... Antonioni e quindi mischiò il western con 8 e1/2, Scarface ... nella speranza di fare un capolavoro, che la gente glielo riconoscesse, quando i capolavori li aveva già fatti;
non prese neanche dei consulenti, la gente nell'84 alcuni almeno sapeva cos'era successo nei 30, nei 40 ...
Milchan vide che il film non sfondava per questo fu rimontato ma neanche così ...
tolse il film a Sergio tolse il suo sogno e alla fine Leone ne morì;
peccato perché scrisse Kael poteva con qualche aggiustamento diventare veramente un capolavoro,
quando nella vita si ha una fortuna non bisogna cercarne un'altra più grande, nessun altro realizzò film come i suoi western quando Sergio andò da Grimaldi o forse fu l'inverso per qualche dollaro in più G. gli mise davanti il libretto degli assegni e una penna, scrivi tu la cifra, ...Sergio con un sorriso respinse tanto il libretto quanto la biro ... ma cmq prese una somma colla quale ci si viveva per due o tre generazioni,
bisognava sapersi accontetare.
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