Voglia di tenerezza

Lietta Tornabuoni

Sono passati quattordici anni dal successo di Voglia di tenerezza di James L. Brooks, sono passati dieci anni dal successo di 9 settimane e 1/2 di Adrian Lyne: resta un mistero perché mai, dopo tanto tempo, si possa pensare che realizzare un seguito di questi due film proverbiali sia una buona idea. Fossero poi seguiti solidi, nutriti di idee nuove e nuovi sviluppi drammaturgici: invece no, si tratta di seguiti deboli, inerti, zeppi di riempitivi e di zone morte, parassitariamente alludenti al film originario senza ritrovarne l'efficacia, soltanto un mezzo di sfruttamento dell'antica riuscita della quale poi, nonostante gli innumerevoli passaggi televisivi, chissà quanti davvero si ricordano. [...]

di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2424 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 18 Aprile 1997