Stefano Reggiani
Rimpatriata per cinefili, più che occasione d'autore, Hammett di Wim Wenders arriva al pubblico dopo molte tribolazioni, molto coraggio, molta perseveranza da parte del regista e del produttore Coppola. Lo stesso Wenders ha raccontato le sue peripezie, le sceneggiature rifatte, le intenzioni frustrate, il persistente amore per l'America, pur dopo l'esperienza con Coppola.
E proprio questo amore per l'America, intesa come depositaria dei più suggestivi stereotipi narrativi, la chiave per aprire un film, altrimenti troppo cifrato e compromesso. [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (2884 caratteri spazi inclusi) su 23 maggio 1982