Camminacammina

Stefano Reggiani

Italia 1983. Ermanno Olmi è entrato in quello stato fervido e magari invidiabile in cui la creazione e la predicazione tendono a coincidere dietro uno slancio di rinnovamento che esclude la consumazione frettolosa e infedele.
Stato fervido e invidiabile, ma anche pericoloso per un autore. Procede sul filo, come un equilibrista col bilanciere, da una parte i concetti fanno da contrappeso alle invenzioni poetiche, e non sai da che parte penderà il prossimo passo. Camminacammina è una sacra rappresentazione moderna, ed è anche un poema didascalico, due ore e tre quarti di dottrina cristiana di base, francescana e populistica, naïve e vendicativa, un'invettiva e un sospiro lento come la povertà. [...]

di Stefano Reggiani, articolo completo (4384 caratteri spazi inclusi) su 12 maggio 1983