Nato dalla penna di Simenon, e per la precisione da un racconto che successivamente diventerà romanzo. IL protagonista è il cappellaio Leon Labbè, anziano e facoltoso borghese del borgo di Rochelle, interpretato da un talentuoso e polimorfico Michel Serrault, che caratterizza in modo a dir poco geniale il personaggio in questione, tratteggiandone ogni più impercettibile sfumatura, con tutte le sue idiosincrasie di uomo abitudinario ed apparentemente normale. Ma come diceva Fromm in un suo saggio, sono proprio i cosidetti normali a costituire un pericolo per il prossimo, essendo sovente delle mine vaganti dall' alto potenziale inesploso. Il cappellaio, uomo apparentemente probo ed onesto, nasconde diversi segreti, molto scomodi ed inconfessabili. Ufficialmente la sua consorte è viva ed in preda ad una paralisi che le impedisce di uscire di casa: ma questa è la versione ufficiale, ma ciò che sembra non combacia con ciò che è .IL cappellaio si relaziona ad un manichino, che nel suo immaginario sostituisce la moglie , morta non di morte naturale, ma per mano del marito. E la sete di sangue di costui non si placa; all'interno del borgo ,da tempo , vi sono degli strani casi di omicidio non risolti che danno filo da torcere agli inquirenti, poichè l'autore sembra invisibile. Qualcuno sa, ma ha paura di parlare... E così, la narrazione procede tra ossessioni e fantasmi del passato che danno origine ad un film molto particolare , dall'atmosfera sospesa e dall'impianto decisamente teatrale. Insuperabile Serrault, affiancato da un ottimo Aznavour, nella parte del sarto dirimpettaio.
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|