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Un giornalista di Chicago viene inviato, per fare un servizio, sulle Montagne Rocciose. E'costretto così a rinunciare al suo mondo di città che gli piace, perché sente, durante la salita per arrivare sul luogo, che il fumo gli è nemico. E' comica la scena in cui lo si svede "svenire" mentre sale con fatica per raggiungere la meta. La persona che lo accompagna non si fa poi più viva e lui è costretto a restare sulle montagne per due settimane. Viene a contatto solo con la zoologa che si è recata "in alto" per vedere la vita e il volo di un tipo di aquile. Lui pensa di avere un luogo in cui abitare, invece si trova costretto a vivere con lei. Conosce il carattere deciso della ragazza, vede i suoi usi e costumi e ... lentamente se ne innamora! L'uomo ritorna a Chicago con la donna che deve fare una relazione sulle aquile studiate. La zoologa va ancora sul luogo per un ulteriore studio. L'inviato, ormai innamorato, desidera raggiungerla. Ci andrà più tardi perché capisce che il suo amore è ricambiato.
Il film risulta positivo per il rapporto che si instaura, dopo varie peripezie tra i due e per il significato di città e montagna che trasmette all'aspettatore. Viene messo in evidenza il tipo dei due ambienti diversi da cui sono tratte le scene e dove si realizzano. Risaltano, oltre alla sceneggiatura, la scenografia e il bel modo di recitare dei due attori.
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