Stefano Reggiani
Sull'onda di vecchie canzoni ironiche e assassine, nel mezzo di una realtà stravolta e intrattabile, come una beffa, come un patetico sospiro arriva un film suggestivo, importante per il dibattito che ha aperto, magari indispensabile per indagare domani le impazienze, le qualità, le speranze di una generazione di nuovi attori finalmente affacciati sul versante drammatico dei fatti italiani, affacciati senza timori, anzi con qualche scaltrezza.
Maledetti, vi amerò del trentenne Marco Tullio Giordana apre e chiude un periodo, con qualità di intensa testimonianza e di pungente, scoperto sentimentalismo. [...]
di Stefano Reggiani, articolo completo (3886 caratteri spazi inclusi) su 13 settembre 1980