Questa divertente e spassosa commedia trova il suo punto di forza nella strepitosa accoppiata che si forma tra Walter Matthau e la deliziosa bambina coprotagonista della pellicola, con quest’ultima che risulta perfetta nel ruolo di spalla di Matthau che ripropone il suo classico personaggio del burbero e cinico, già tante volte interpretato dal grande attore americano. Le situazioni buffe e simpatiche si creano una dietro l’altra con grande facilità, grazie alla complementarietà della coppia, sicuramente molto bene assortita.
Per il resto la pellicola non è indimenticabile, ma si lascia guardare amabilmente nonostante la sceneggiatura sia ben poco originale; ottimi invece i dialoghi.
Davvero strepitose le varie scenette comiche che costellano il film per tutta la sua durata e che riescono a strappare più di una risata: tra le tante si segnala quella che introduce il personaggio di Matthau che tratta malissimo uno scommettitore, che poi si rivela una vecchietta, e quella del cagnolino minuscolo.
Nel ruolo della protagonista femminile, bambina a parte, c’è Julie Andrews; l’attrice inglese è molto brava come al solito, ma il ruolo e la tipologia di pellicola non le permettono di esibire tutto il suo talento artistico; molto più in parte ed a suo agio Tony Curtis, particolarmente credibile nel ruolo assegnatogli.
La regia è curata da Walter Bernstein che in realtà è stato uno sceneggiatore (firmò la sceneggiatura anche di questo film) ed in carriera non dirigerà altre pellicole oltre a questa.
Le musiche sono del grande Henry Mancini.
La pellicola è il remake di una del 1934, recante lo stesso titolo in inglese e diretta da Alexander Hall.
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