Cannibal Holocaust

Per riuscire ad interpretare questa pellicola bisognerebbe innanzitutto essere estimatori del genere:una persona poco abituata a scene macabre, sanguinolente verrebbe accecata dalla repulsione e non potrebbe capirne l'effetto catartico, ossia quella tentazione,già comune alla rappresentazione della tragedia greca, che ci permette attraverso la visione di liberarci dai nostri demoni più oscuri. Per intenderci,citando una recensione (non mi ricordo letta dove aimè)l'istinto che ci spinge a guardare questo genere di film è simile a quello ,bieco ma pur sempre liberatorio, che ci spinge a fermarci di fronte ad un incidente stradale. L'attrazione da parte del lato oscuro,la voglia di vedere cose che non vorremmo mai affrontare nella vita, spesso ci pone ad un confronto che porta ad apprezzare la vita stessa. Detto ciò, non volendo ripetere le recensioni di elogio che mi precedono condenserò il mio pensiero in due parole : eccellente precursore. La qualità degli effetti speciali è stupefacente per un film dell'epoca, ma il pregio del film a mio parere è stata la capacità di rendere le immagini VERE. Per quanto riguarda le crudeltà sugli animali giudico veramente rirpovevole l'aver perpetrato una violenza contro inermi (inoltre prossimi all'estinzione come la tartaruga o la scimmia), ma è pur vero che nella perfezione non potevano mancare delle scene autentiche; il film va anche interpretato nella mentalità dell'epoca, e trent'anni fa la sensibilità a riguardo era molto limitata.