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"Gray Lady Down"di David Greene(1977)è un film deludente, sia a livello spettacolare(dove bisogna dire che per questo genere di film, "catastrofico", la spettacolarità è il fulcro, la colonna portante)sia a livello dramm, con atico/drammaturgico(si può parlare di drammaturgia anche nel cinema e per il cinema). Abbrivio abbastanza simpatico, con i confronti tra i vari personaggi, poi il tutto sembra ancorarsi tra il disastro(qui il bilancio è più sanguinoso che nei catastrofici anteriori, "Airport"e serie varia..., tra l'altro decisamente meglio realizzati). Il dramma tende(senza soluzione di continuità, tra l'altro, al melodramma), mentre anche interpreti come Charlton Heston, Stacy Keach, David Carradine, in genere a proprio agio in film di questo tipol appaiono appannati, quasi dovessero recitare in modo routinario, senza convinzione, per dirla à la Woodu Allen"non per soldi ma per denaro", anche se è spiacevole fare una simile affermazione, francamente. C'è anche Christopher Reeve e la memoria è triste e dolorosa, considerando la sua prematura scomparsa(l'attore è morto13 anni fa), in questo film dove la presenza femminile è ridottissima(non lo stesso si può dire per i citati film sugli aerei e i loro incidenti). Chi scrive non è assolutamente in grado di esprimersi sulla tecnica delle collisioni tra navi(speronamento, credo si dica, ma non ne sono certo), ma il risultato dal punto di vista spettacolare non è esaltante, il che non toglie, appunto per la riserva espressa prima, che la maniera di rappresentare il disastro possa essere creidibile e/o verosimile, il che, però(vedasi il più volte citato libro-intervista di François Truffaut"Le cinéma selon Hitchcock"), anche per il grande Alfred non è probabilmente la cosa più impoprtante, per l'estetica filmica... El Gato
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