In nome del Papa re |
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Un film di Luigi Magni.
Con Nino Manfredi, Carmen Scarpitta, Danilo Mattei, Rosalino Cellamare, Giovannella Grifeo.
continua»
Drammatico,
durata 105 min.
- Italia 1977.
MYMONETRO
In nome del Papa re
valutazione media:
3,73
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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IL Potere temporaledi ParsifalFeedback: |
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martedì 17 aprile 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Secondo capitolo della trilogia, dedicata da Luigi Magni al potere temporale della Chiesa di Roma. In quest'occasionela trama è liberamente tratta dal romanzo " I misteri del processo Monti e Tognetti" di G. Sanvittore, avente in oggetto una sentenza ai danni dei suddetti , ritenuti responsabili di un'attentato alla caserma della guardia pontificia ed usati come capro espiatorio e monito per le generazioni future dalla spietatezza del tribunale ecclesiastico, in virtù del principio " Salus Pubblica , suprema Lex" enunciato durante l'arringa del pubblico ministero, ovviamente ai danni degli accusati. Uno degli imputati , Cesare Costa ( Danilo Mattei) , risulta essere il figlio segreto della contessa Flaminia ( C.Scarpitta), mentre tutti credono che sia il suo giovane amante. Sarà proprio lei a svelare tale segreto al Monsignor Colombo da Priverno ( lieve incongruenza storici, poichè il paese in questione si chiamava Piperno sino all'avvento del regime fascista, che cambiò il nome in Priverno), un grande ed ineguagliabile Nino Manfredi, poichè egli risulta essere il padre. I due ebbero una fugace relazione in gioventù dalla quale nacque il ribelle Cesare. Superato l'impatto della notizia, Monsignor Colombo si reca personalmente alle carceri e fa pesare il proprio ruolo di giudice ecclesiastico. IL primo confronto tra i due avviene in cella e risulta difficile per entrambi. Cesare restio ad ogni mediazione, viene tramortito dai carcerieri e portato via, mentre i suoi compagni di congiura restano in cella. Ora inizia una fase difficile e contemporaneamente esilarante del confronto tra padre e figlio ( sebbene ignaro di ciò). In casa di Monsignor Colombo, dove Cesare viene nascosto, si avvicendano scene molto divertenti che vedono di volta in volta protagonosti differenti; Battibecchi continui con il perpetuo Serafino ( C. Bagno ottimo sodale artistico di Manfredi E MAgni), tentativi aspri e grotteschi di confronto con Cesare, pieno di sè e del proprio impeto rivoluzionario, le ansie da chioccia della Contessa Flamina che vorrebbe tenere sotto la sua ala il figlio irrequieto ed iconoclasta. Memorabile poi la scena in cui Mons.Colombo , durantre lo svolgimento del Processo, tenta di fare il punto della situazione, spiegando ai suoi confratelli che ormai il loro potere è al tramonto. Ma non verrà ascoltato, la giustizia del potere ecclesiastico non può attuare modfifiche, anzi si muove secondo il motto " Immota Manent". Girato quasi interamente a Montepulciano, con un cast di notevole livello, rappresenta un degno secondo capitolo della trilogia di Magni.
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