Autostop rosso sangue

Un film di Pasquale Festa Campanile. Con Franco Nero, Corinne Cléry, Carlo Puri, Joshua Sinclair, Monica Zanchi Drammatico, durata 102 min. - Italia 1977. MYMONETRO Autostop rosso sangue * 1/2 - - - valutazione media: 1,84 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

autostop bis: dimenticavo la morale Valutazione 1 stelle su cinque

di LUCA G


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venerdì 11 ottobre 2024

sono stato un pò frettoloso, vorrei riprendere l'analisi della scena della 'violenza' alla gradevole C.,
dunque, H. s'accinge a violentarla,
lei è sdraiata all'aperto per un miglior godimento, tutta ignuda, ma non fa mica niente, non tenta di scappare mentre l'odioso H. si spoglia,
niente poverina sta lì immobile, come in certi processi dove lei non si ribella il bruto ne piglia possesso senza difficoltà, è bloccata dalla paura,
H. la guarda concupiscente e lei sdegnata si volta dall'altra come in treno quando si siede davanti a me una bella f io la fisso in viso e lei si mette a guardare lo smartphone incollando i suoi occhi sullo schermo e non li stacca più finchè uno dei due scende,
nessun segno di terrore, impavida come se stesse aspettando l'autobus,
poi H. con il suo viscido sguardo inizia a darsi da fare nell'impegnativa impresa,
la bacia dolcemente tutta quanta, e C. comincia a ...mmm...sentire qualcosina,
lentissimamente cinge il collo dello spregevole H. ... eppoi ... il dramma la musica lasciva di M. intona il crescendo
e lei si vede che comincia a non resistere, apre la bocca, che mi sembra un boa che sta mangiando la preda,
e non la chiude, non la chiude, ammazza che stallone H., la fa veramente 'impazzire'...
non riesco a pensare a un altro film in cui il climax di una donna sia reso con tale verismo,
nei film porno non si vedono mai scene di orgasmi reali, solo stupidaggini,
...
qual è il significato?
che la donna è molto molto molto più carnale dell'uomo, non è vero che la sua sessualità sia spirituale rispetto all'uomo,
è tal quale quella dell'uomo, anzi di più!!!
e l'unica cosa che conta per la donna è essere penetrata da un uomo, nient'altro, anche se poi copre questo suo spasmo con tutta una serie di accorgimenti,
il contegno, la finta serietà, l'impegno per qualche occupazione;
ricordo che visitai il carcere femminile di Chioggia ov'era reclusa la MIroslava,
il direttore mi diceva che la privazione sessuale in una donna è assolutamente devastante poiché in essa la masturbazione è inefficace, contrariamente all'uomo, è qui che si vede la diversa costituzione della donna, che determina tutto il suo essere e la fa essere quel che sappiamo;
nel fllm di Damiani 'l'istruttoria ...' Patrizia Adiutori è la detenuta che si congiunge a Franco N. e mentre lui la bacia dice 'no no fai presto fai presto' una scena drammatica, realistica, in cui viene descritta la crudeltà della privazione sessuale, vera sciagura per la persona, ben rappresentata nel film americano d'essai del 69 'in disgrazia agli occhi e alle fortune degli uomini',
...
e qui cosa dire? che C. era animato solo da un dolo di oscenità, perchè un regista serio avrebbe curato quest'aspetto della donna, talmente essenziale da determinare la sostanza del suo essere,
ma ci voleva tutto un peambolo psicologico in cui tra C. e il maschio si sviluppasse la libido d'entrambi sino a culminare in quel che comanda la natura,
C. se ne infischia, con una vicenda insulsa,
la scena dell'amplesso è stupenda, vera rappresentazione d'un rapporto sessuale, io l'avrei diretta un pò diversamente,
intanto occorreva che da parte di lei vi fosse una resistenza inizlale e quindi sopravvenisse l'imperio del senso,
questa era la logica del vecchio articolo 519 del codice penale, l'oggettività giuridica del reato non era l'offesa alla morale né attingere in quasivoglia modo il corpo della femmina,
l'intenzione del legislatore era di ritenere 'consumata' la violenza carnale solo quando la donna veniva sopraffatta dall'uomo, non come oggi, dove la donna può sviluppare un dissenso postumo e i giudici deducono ugualmente la violenza,
dicevo che la C. che si eccita al congiungimento quantunque costrettavi - e quindi smentisce la pretesa spiritualità e rivela la sua natura di essere irrimediabilmente ontologicamente carnale - andava ripresa ancora più crudamente attraverso un momento di rifiuto ed uno di abbandono;
ma sarebbe stato necessario un Kurosawa, un ... già ... un chi?
mi sarebbe piaciuto fare il regista.

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