Sybil

Sybil:come identificarla se non come una ragazza sofferente dal punto di vista affettivo, che aveva perso il suo orientamento e quindi il suo punto di riferimento!Molto angosciata dalla morte della nonna, l'unica che sapeva donarle affetto, si rifugia in un mondo creato dalla sua coscienza:lo sdoppiamento plurimo di personslità.Come ben accertato tutti noi tentiamo di allontanare dal nostro essere i ricordi più dolorosi rimuovendoli e lasciandoli in balìa dell'inconscio; ma per Sybil non fu così.Ella rimosse dalla sua coscienza tutti quegli orribili ricordi, ma non li abbandonò alla dura forza dell'inconscio, bensì smussò la sua coscienza in tanti livelli di coscienza che assumevano una propria personalità non solo cosciente ma anche fisica.Quindi ogni qual volta che emergeva a livello di coscienza un dato ricordo, a sua volta subentrava per compensarlo e, in un certo senso proteggerlo, una determinata personalità.Questa data personalità, quindi, non permetteva di svelare quel ricordo a cui si rifaceva e recava in Sybil un senso di non completezza e di irrequietudine.La dottoressa Wilbur, allora, attraverso varie sedute svolte con le diverse personalità di Sybil, capì che queste ultime avevano delle differenti età e che quindi si erano venute a creare in diversi momenti e in divese situazioni psicologiche.Inoltre, cosa ancora più importante e sorprendente, erano bloccate nel tempo e, quindi, non erano cresciute insieme a Sybil.Di qui l'esigenza di portare tutte queste personalità ad una stessa età e di ricongiungerle, così, a Sybil.Ma cos'è in realtà lo sdoppiamento multiplo della personalità?Come afferma la Sybil del film:è un uscire fuori da se stessi!Infatti Sybil non conosceva nè i pensieri nè i ricordi o le emozioni delle varie personalità, ma cosa più sorprendente era che quelle personalità conoscevano tutto di Sybil e sapevano di esserle dipendenti, anche se in un'analisi superficiale poteva sembrare il contrario.In effetti queste personalità servivano a Sybil per poter allontanare da sè quel dolore recatole dalla madre durante la sua infanzia e soprattutto per poter esprimere tutto il suo disdegno nei confronti di quest'ultima. Non si può condannare un essere umano solo perchè ha cercato di difendersi.Questa di Sybil è sicuramente una patologia, ma non deve essere motivo di discriminazioni sociali, anzi chi soffre di questo disturbo psicologico, perchè così secondo me dovrebbe essere definita, va aiutato a ritrovare se stesso e, quindi, tutti quei taselli che gli mancano e che certamente gli sono utili per riappropriarsi della propria vita.