Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Sono due bozzetti di vita provinciale veneta svolti da Pietro Germi con slancio e con brio, imbastiti, però, su schemi narrativi quando risaputi e scontati, quando gratuitamente polemici, non sempre, oltre a tutto, esattamente equilibrati tra loro.
Il primo bozzetto ci propone il caso, non certo peregrino in letteratura, dell’impiegato oppresso da una moglie bisbetica che, un giorno, si innamora di un’altra donna e cerca di andare a vivere con lei. La famiglia, però, che ha forti influenze nel suo ambiente di lavoro, si dà a perseguitarlo a tal segno che egli, per ritrovare il pane, la pace ed il rispetto (interessato ed ipocrita) dei suoi concittadini, deve affrettarsi a tornare all’ovile: umiliato e scornato. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (3939 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 11 febbraio 1966