Febbre da cavallo |
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Un film di Steno.
Con Enrico Montesano, Gigi Proietti, Catherine Spaak, Mario Carotenuto, Adolfo Celi.
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Commedia,
durata 100 min.
- Italia 1976.
MYMONETRO
Febbre da cavallo
valutazione media:
3,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Epopea Comicadi ParsifalFeedback: 25710 | altri commenti e recensioni di Parsifal |
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mercoledì 31 gennaio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Steno, regista italiano del '900, che tanto ha dato al cinema nostrano, coadiuvato da Giannetti e dal figlio Enrico per la stesura del soggetto e della sceneggiatura, crea un'epopea comica, destinata a diventare un oggetto di culto , negli anni a venire. Tratteggia con vigore e sarcasmo popolare romano i tre protagonisti; Bruno Fioretti( un giovane Proietti in forma smagliante) indossatore ed attore eternamente esordiente e spesso senza arte nè parte, sostenuto ( anche economicamente) dall'eterna fidanzata Gabriella ( una splendida C.Spaak) restia al vizio del gioco, ma follemente innamorata di Mandrake, così lo chiamano gli amici ed i compagni di gioco d'azzardo. Un altro è Armando Pellicci, ( Efficacissimo Montesano) disoccupato , ricco di idee e povero di quattrini, che ne inventa sempre una pur di trovare i soldi per le scommesse; dal Monte di Pietà, alla falsa morte della nonna, travestimenti truffaldini e scommesse ai danni dei più ingenui come Manzotin ( Ennio Antonelli) sbruffone dall'animo candido e dal corto cervello. L'ultimo è Felice( F.de Rosa) guardamacchine abusivo, forse il più assennato dei tre , ma anche il più grigio e sfortunato.Attraverso una lunga analessi, vengono rievocate le loro gesta pittoresche edi imbevute di simpatica cialtroneria; si trovano ad affrontare un processo penale per una delle loro improponibili trovate, finita, neanche a dirlo ,nel peggiore dei modi.Nell'aula di tribunale emerge di tutto ed anche il contrario di tutto, perchè chi è ammalato di gioco è capace di qualunque gesto pur di continuare a giocare, con il miraggio un giorno di poter vincere. Affiancati da un falso avvocato ( impeccabile M. Carotenuto) danno il meglio ed il peggio di sè ed il giudice si schiera dalla loro parte , essendo giocatore anche lui. E così l'epopea non finisce ed il gruppo continuerà con le sue scellerate imprese. Ottima sceneggiatura, cast di prim'ordine e scelta azzeccatissima dei tempi fanno di questo film una delle migliori commedie all'italiana degli anni '70.
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