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Al quarto film,Avati continua a dimostrare una spiccata differenza nel realizzare commedie.In questo caso un apologo sul consumismo e l'avidità politica d'oltre oceano(con tanto di spezzoni di Kissinger ridoppiato).Se nel complesso si rimane a livello del bozzettismo da commediaccia,la stralunatezza d'insieme è briosa,e il cast veramente spassoso e ben assortito:oltre al gigione Lettieri(scomparso poco dopo le riprese,e a cui il film è dedicato),un imberbe colosso Eastman(qui Luigi Montefiori),il simpaticissimo bambinone Cavina(che co-sceneggia con Maurizio Costanzo),l'irresistibile maniaco Proietti e il 25enne De Sica(in uno dei suoi pochi ruoli davvero degni di nota),che come altri si produce anche in un paio di numerini musicali,che oggi risultano un pò pesanti.Un prodotto nostrano bizzarro,tra i più interessanti del periodo senza dubbio(ai tempi fu addirittura sequestrato per oltraggio al pudore).Taryn Power,figlia di Tyron Power,è l'insopportabile bambina di Dio cui viene riservato un finale Bunueliano,e che seguita nei titoli di testa.
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