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Luigi Comencini, Nanny Loy, Gigi Magni in un film comunque più che discreto, genere commedia, dove emergono figure attorali come Monica Vitti, Nino Manfredi e Johnny Dorelli, oltre a caratteristi come Lino Banfi. A episodi(tre), cove l'ultimo"L'equivoco"segna praticamente l'addio al cinema-commedia da parte di Magni, che da allore(ne aveva già fatti altri, molto validi)si dedicherà usque ad finem al cinema storico. UN timidissimo ragioniere(Manfredi), che"tartaglia"("sagaio un po'", dice in forbito romanesco )scambia un'impiegata(anche maestra di giorno)che riscuote parcelle per enciclopedie per una prostituta mentre lei, al contrario, è stata shockata da un'esperienza infantile al parco e identifica ogni maschio con uno scimpanzè. Eccelsi interpreti, la Vitti e il grande Manfredi, in una commedia dolceamara e anche sentimentalmente a suo modo"credibile"(ma che cos'è credibilità, viene da chiedere'?), in una commedia vivace, che rende bene lo spirito del tempo, quei difficili"Seventies"costellati, specie in Italia(ma non slo)da tanti problemi... Da annoverare, probabilmente, tra le migliori commedie dell'epoca, compresi quei riferimenti politico.storici altrove sparsi qua e là, in specie nell'episodio firmato da Nanny Loy-e come poteva essere diversamente, peraltro... Una certa cura dei particolari, anche a livello scenografico, è un altro elemento che segna ulteriormente il merito del fim in oggetto, dall'erotismo non volgare e anche psicologicamente relativamente approfondito El Gato
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