La donna della domenica

Acquista su Ibs.it   Soundtrack La donna della domenica   Dvd La donna della domenica   Blu-Ray La donna della domenica  
Un film di Luigi Comencini. Con Claudio Gora, Jacqueline Bisset, Jean-Louis Trintignant, Marcello Mastroianni, Aldo Reggiani.
continua»
Giallo, durata 105 min. - Italia 1975. - 20th Century Fox Italia uscita martedì 23 dicembre 1975. MYMONETRO La donna della domenica * * 1/2 - - valutazione media: 2,93 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Passate una buona notte Valutazione 4 stelle su cinque

di E. Hyde


Feedback: 1505 | altri commenti e recensioni di E. Hyde
venerdì 10 giugno 2016

Scritto con disinvoltura da Age e Scarpelli, diretto con finezza e sensibilità da Luigi Comencini, segue fedelmente il magistrale romanzo di Fruttero e Lucentini, una intrigante miscela di thriller e commedia con un originale e complicato intreccio e uno spaccato sociale ed economico preciso anche se non molto approfondito. Il regista mescola, alterna la sua vena comica e quella melodrammatica, temi e generi (grottesco compreso) con grande mestiere. La fotografia di Luciano Tovoli è sapiente e ricercata, la musica di Ennio Morricone è semplice ma molto accattivante. Tutto il cast è straordinario: Jacqueline Bisset, allora considerata la più bella attrice del mondo è in un ruolo, tra il sentimentale e il decadente, di moglie annoiata di un ricco industriale che passa le giornate con schermaglie intellettuali e discussioni circa la corretta pronuncia di Boston con un suo amico (interpretato con finezza da Jean-Louis Trintignant), erede aristocratico snob molto sicuro di sé occupato in gran parte da una ricerca di stile: ritiene volgare sia avere una macchina costosa che una a buon mercato quindi prende il taxi. Loro bersaglio è il declino sociale e morale personificato da un architetto fallito, ricattatore e maniaco sessuale (il sempre misurato Claudio Gora in una delle sue tante felici caratterizzazioni). In una lettera scritta a mano la donna ne vorrebbe l'omicidio (rituale?). Quando viene ucciso, il commissario Santamaria (Mastroianni) è incaricato dalle più alte autorità di agire con i i guanti e altissima discrezione. Come la Bisset e Trintignant anche Mastroianni ha grande eleganza e sottigliezza in un personaggio ricco di sfumature: serio e sensibile, attratto dalla Torino sofisticata con un occhio di riguardo per le donne ma che con senso del dovere persegue con tenacia l'indagine. Il suo confronto con la bella altoborghese, che vede nel caso un modo per ingannare la noia, misura l'abisso tra un ceto vuoto e inutile e gli onesti lavoratori come nel cinema populista del ventennio (ad esempio nelle opere di Mario Camerini, in cui alle tinte cattoliche e fasciste si univano venature socialiste e umanitarie: “Gli uomini che mascalzoni”; “Darò un milione”; "Il signor Max”; "Grandi magazzini”). La coppia omosessuale è presentata come normale quando esserlo e ammetterlo era un problema. Una memorabile Lina Volonghi è la bigotta che lamenta il lassismo verso le prostitute che entrano nel giardino della sua villa. La gente comune, i benpensanti odiano gli irregolari, gli spostati, gli anormali, gli ossessi, cui imputano la pretesa di conoscere solo loro la durezza di una vita di vergogna, di sconfitta, di impotenza. Benpensanti arcaici e chiusi moralisti arrivano a desiderare se non a mettere in atto l'eliminazione dei “diversi”. Il film (e il libro) adotta il punto di vista del commissario, malinconico per un ordine sociale travolto dai fatti ma indulgente e comprensivo. Non giudica. Intanto il cuore magico e gotico di Torino pulsa sotto la facciata. Il film evidenzia i rapporti di classe anche se il suo umorismo non prende tutto sul serio; ma Trintignant, all'epoca, affermò: "È un thriller, ma soprattutto un film su una Torino che esiste davvero, una città strana dove ci sono 700.000 siciliani e 300.000 torinesi, i siciliani poveri, i torinesi ricchi, i siciliani sfruttati e i torinesi sfruttatori, una città in cui vi è una tensione assolutamente straordinaria. Questi sono personaggi decadenti che sono alla fine di una civiltà."

[+] lascia un commento a e. hyde »
Sei d'accordo con la recensione di E. Hyde?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di E. Hyde:

La donna della domenica | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | fedeleto
  2° | e. hyde
  3° | carloalberto
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 |
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità