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Gene Wilder, evidentemente estasiato dall’idea di ripetere immediatamente lo spettacoloso successo avuto con “Frankenstein jr.” decide di rimettere in piedi il cast (o di non scioglierlo, fate voi), e si lancia in una nuova parodia, che stavolta prende di mira il più celebre investigatore della letteratura inglese e direi mondiale: Sherlock Holmes. Facendo affidamento alla sua abilità di mimetizzazione, Sherlock preferisce affidare un importante incarico a suo fratello, il quale vive nella sua ombra e nel risentimento, per indagare senza essere al centro dell’attenzione. Tra pasticci e intuizioni geniali, Gene Wilder (Sigerson Holmes) riesce a mettere alle strette persino il leggendario e temibile nemico del fratello (qui per la verità tutt’altro che temibile), il dottor Moriarty. Alcune trovate sono veramente geniali, anche grazie ad un cast che non può tradire, formato principalmente dal trio Gene Wilder, Marty Feldman e Madeline Kahn, e il film risulta gradevole anche se a volte può peccare un poco di lentezza. ogni tanto eccede e casca (“la danza del canguro” non è proprio il massimo, come non lo sarà trentacinque anni dopo la “deliranza” di Johnny Depp nei panni del cappellaio matto in “Alice in wonderland”), ma nel complesso un film assolutamente gradevole. Certo siamo ben lontani dal livello di “Frankenstein jr.”…
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