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Questo"amore vuole dire gelosia"(1975)di Mauro Severino è tipica commedia di quegli anni, che si riferisce a una tipica situazione di un paese del Sud italia non meglio identificato(altrimenti forse...)ancora bigotto e molto chiuso-provinciale, a fortissima (pur se nascosta)dominanza femminile, a livello di ginecrazia o simili, dove uno smilzo dentista(un efficace Enrico Montesano, che qui parla in napoletano, ville oblige...) oppresso dalla moglie(una Milena Vukotic forse mai così presente sullo schermo), concupisce molto timidamente, come nel suo stile, la bella ex-miss vicina di casa e cliente, che è Barbara Bouchet, una Bouchet in quegli anni- credo -al massimo della popolarità e del successo, prigioneira di un"maritone"decisamente violento e adultero(un buon Gino Santercole, ex-membro del clan Celentano). Preti impiccioni, vicine iper-.curiose, di tutto per rovinare le scatole al povero dentista, non proprio geniale ma a suo modo quantomeno abile. La commediola, non da buttar via(ma tipica espressione in basso dello"spirito del tempo")è però appunto espressione di quello spirito italiano, che, soffocato dal ritardo culturale espresso da un clericalismo sciocco e rivolto ai riti ben più che all'Assoluto, esprime la repressione sessuale ancora negli anni"hard", i Seventies(metà di quegli anni, per l'esattezza), esprimendo quel dongiovannismo monco tipico del peggio della cultura made in Italy. Il film, almeno, la segnale, la denuncia, in anni in cui divorzio e liberazione sessuale a livello legislativo e politico erano ancora, se non tabù, materia di scontro da parte del reazionarismo... El Gato
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