Il fantasma della libertà

Un film di Luis Buñuel. Con Adriana Asti, Julien Bertheau, Adolfo Celi, Jean-Claude Brialy, Michel Piccoli.
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Titolo originale Le fantôme de la liberté. Commedia, durata 103 min. - Francia 1974. MYMONETRO Il fantasma della libertà * * * * - valutazione media: 4,40 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

LABIRINTO SURREALE VERSO L'USCITA PER LA LIBERTA' Valutazione 5 stelle su cinque

di fedeleto


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venerdì 21 settembre 2012

Nell'ottocento,in pieno periodo napoleonico,un ufficiale mangia l'ostia consacrata e profana una tomba,ma in realta' e' la lettura di un libro che legge una baby setter domestica poco attenta alle bambine che incontrano uno sconosciuto che gli regala delle foto all'apparenza oscene,ma in realta' sono foto di citta' che i genitori definiscono scandalose.In seguito un'infermiera di ferma in una giornata di pioggia ad un hotel dove frati giocano a carte con lei mettendo come posta santini della madonna e nel frattempo una coppia sadomaso si diverte come puo'.Infine un professore e' schernito dai gendarmi mentre parla di diritto,e un pazzo spara alla folla venendo condannato alla pena di morte che e' la vita stessa e il rimanere libero.Infine un uomo malato gravemente viene ironizzato dal suo medico e denuncia insieme alla moglie la bambina scomparsa che in realta' e' proprio davanti a loro.Pranzi che si sostituiscono con gabinetti, e viceversa e infine un prefetto ascolta la sorella defunta chiamarlo per spiegarli il senso della morte.Finale con tanto di struzzo che guarda e da notare il ricollegamento inziale dove un uomo soffriva di strani sogni o realta?Bunuel(l'angelo sterminatore,bella di giorno,viridiana) crea una sceneggiatura insieme a Carriere(ormai coppia fissa) a dir poco eccellente,dove il senso surrealista marca e macina le immagini in un gioco di logicita' criptata straordinaria.Fin dall'inzio gioca con il contatto passato-presente,infatti la storia prende vita da un quadro in un certo senso di Goya,ovvero la fucilazione,l'arte crea dunque,e in tutto cio' c'e' ancora una volta il sacro e il profano che scontrandosi mietono il contatto con il ritorno al presente in cui la governante legge il suo libro,attraverso dunque un fantasma ovvero l'immaginazione si crea.In seguito l'uomo che  in maniera ambigua cede le foto alle bambine sembra essere un pedofilo o quant'altro,ma il suo dare foto dell'arte e' inteso come passione,che i grandi invece vedono come probabilmente simboli fallici e incapaci della spontaneita' e della liberta' giovanile essi muiono alle allusuioni piu' banali.In seguito l'infermiera e' una donna sola che si ritrova con frati in un hotel,dove appunto profanano la fede al gioco,non c'e' piu' arte,credo,religione ma solo gioco e allusione,ennesima conferma nel rapporto malsano tra uno stufdente e una donna anziana dal corpo giovane,un concetto dualistico degli opposti ben chiaro.Parallelalmente un professore viene schernito dai suoi allievi pertanto e' un concetto di anarchia dove appunto la societa' impone costumi e maniere mentali e non istintive,ma da antologia rimane il racconto del professore sul pranzo in cui ci si siede sui gabinetti per pranzo e si va a pranzare come si se stesse andando al bagno,esso e' un esempio di come il creare(il cibo appunto assunto) sia un rapporto con se stesso,e lo scacciare sia una condivisione con altri poiche' e' un processo morto fatto di altri pensieri   e condivisioni.Infine rimane il pazzo che spara sulla folla ,sensibile agli animali ma non agli uomini che uccide dall'alto(chiaro esempio di una sorta di angelo vendicatore) ma viene giudicato appunto dal basso e gli si concede la pena di morte ovvero la vita stessa di liberta',la vita e' morte dunque.La scena onirica iniziale e' comunque da antologia del surrealismo,dove entra in stanza sia un gallo ,uno struzzo,un postino e una vedova,esempi di trasmissione,di ricerca,il gallo e lo struzzo sono comunque animali guardigni e prospettivamente non inquadrabili.Il prefetto e la sorella morta rimane comunque un semplice contatto tra vita e morte,un binomio che interroga l'uomo,NOn rimane pertanto che uccidere una massa di persone per ordine del prefetto che si scaglia come fossero animali verso uomini,o animali? Bunuel firma un suo grande capolavoro del surrealismo,che oramai da piu' di 30 anni si sentiva la nostalgia.Il fantasma della liberta' e' un invito a non trovare soluzioni per il film,oppure trovarle in modo libero senza troppe convinzioni,il sottoscritto condivide e sogggettivamente ci prova,Bunuel e' e rimarra' sempre una leggenda.Piccola parte per Monica Vitti e Adolfo Celi.

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