Quattro malviventi travisati sequestrano un treno della metropolitana di New York minacciando di uccidere i passeggeri se non verranno esaudite le loro richieste di riscatto. Zachary Garber, tenente della Polizia ferroviaria viene incaricato di trattare. Il film è ben diretto da Joseph Sargent, è un thriller che rimane sempre teso e avvincente nonostante sia girato per la gran parte in un vagone di un treno all'interno di un tunnel della metropolitana. Ottima la scrittura di Peter Stone che sceneggia il romanzo omonimo di Morton Freedgood (o John Godey), la pellicola ha ispirato un remake con John Travolta e Denzel Washington, un film per la TV e ha sicuramente suggerito a Tarantino i nomi dei cani da rapina per il suo "Le iene". Il ritmo è sempre elevato e incalzante, l'uso dello spazio è perfetto, dialoghi e personaggi sono discretamente curati: tutto questo rende la pellicola particolarmente curata, efficace e godibilissima. Eccellenti le interpretazioni dei due protagonisti: Matthau, nonostante il ruolo drammatico, delizia con battute al vetriolo e facce al limite del farsesco e Shaw, il leader dei sequestratori, personaggio dal look interessante e dotato di fascino, carisma e presa sul pubblico. Ma in assoluto la genialità sta nell'aver costruito un film di gran ritmo in una situazione del tutto statica, dove l'unico movimento è dato da alcune corse in superficie delle macchine della Polizia. Complessivamente meglio la grinta dei cattivi Shaw e Helizondo rispetto all'istrionismo di Matthau.
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