"The Black Windmil"(Don Siegel, dal romanzo "Seven Days to a Killing"di Clive Eagleton, sceneggiatura di Leigh Vance, 1974), è un film di spionaggio, con molta suspense e action, nel quale il figlio di un agente del controspionaggio inglese viene sequestrato da un'organizzazione dalle natura imprecisata(inizilament esi pensa all'IRA, allora molto attiva, ma poi piuttosto a un gruppo potente che gestisce il traffico internazionale di armi). Fingendosi separato dalla moglie(in parte lo è, ma il rapimento del bambino rabbercia la distanza tra i due coniugi), l'agente scacalca persino il suo capo, feacendo una sorta di irruzione nell'ufficio di quest'ultimo, poendodi come recettore delle minacce e delle intimidazioni dei rapitori. Finirà anche in Francia, senza che le cose si siano sistemate, finché, dopo vari episodi"al cardiopalma"riesce nel suo intento, raggiungendo il mulino nero del titolo originale inglese(quello italiano"Il Caso Drabble"è asoslutamente anonimo non siginifacando nulla, richiamando solo film analoghi o meglio analoghi solo per il titolo)e salvando chi è da salvare... La straodinaria capacità narrativa di Don Siegel crea qui, fin dall'inzio un perfetto film di spionaggio, che ha momenti comici all'inizio(quando il capo, un inquietante Donald Pleasence, attore vero qui quasi"scoperto"per la prima volta, anche se non era propriamente esordiente, scambia, quasi per un lapsus freudiano, l'agente Sean Kelly con Sean Connery)ma pioi si vede l'uso della nuova"arma giocattolo", palese riferimento ai film bondiani allora tanto in voga, ma l'arma in questione verrà completamente transfunzionalizzata, in quanto in primis viene usata(cosa che nei film di Bond non avviene mai, rimanendo queste armi nel limbo delle"armi giocattolo"o meglio delle preziosità non destinate all'uso, quasi attrezzi .cimelio per un ideale museo)e porta a conseguenze drammatiche; ma in realtà è tutta l'impostazione del film, che certo non lesina sulla suspense e anche sulle scene di action, che con l'inglese Michael Caine crea veramente un anti.Bond(all'epoca il James Bond in carica era Roger Moore, se non erro), un film di spionaggio, ma anche di suspense e di amore familiare serio, lontanissimo da talora troppo riposanti trucchi"bondiani"e dall'impostazione complessiva di quei film, decisamente ridanciani o meglio nei quali l'eccesso rocambolesco tende a ironizzare su tutto. Oltre a Caine, in rilievo soprattutto Pleasence(che poi sarà una sorta di"King of Horror"), interessante non solo per il viso particolarisismo, ma per come lo usa, Decisamente un grande interprete del cinema anni 1970.1980 e Delphine Seyring, qui in un ruolo abbastanza inedito per lei. El Gato
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