IL Maestro Visconti , nel 1974, giunto quasi al termine
Del suo percorso professionale ed esistenziale, pur essendo
Reduce da un grave ictus che lo rese parzialmente paralizzato
Dà vita a quest’opera , assai significativa, che può essere
Definita ed intesa , a tutti gli effetti, come il suo testamento
Professionale e spirituale.
Nel dar vita alla trama venne assistito da Suso Cecchi D’Amico
Ed Enrico Medioli, suoi fidi collaboratori ed amici.
IL risultato è un lungo ed articolato excursus nella vita di un
Integerrimo professore, del quale non si conosce il nome,
ottimamente interpretato da B. Lancaster, nel fulgore della
sua maturità. IL protagonista è un uomo avanti con gli anni, ma
di grande fascino, di animo nobile e di notevole cultura,
fortemente legato alle sue opere d’arte ed ai suoi libri
che occupano quasi tutto lo spazio disponibile, nella sua
elegante dimora, come nella sua vita.
Immerso nella sua dorata e tormentata solitudine, si imbatte,
suo malgrado, nella Marchesa Brumonti ( una sensuale e
tagliente S.Mangano), che , con scarsa eleganza dei modi
ed una sfrontatezza del tutto inadeguata al suo blasone,
si inserisce di prepotenza in una conversazione tra il Professore
ed una coppia di mercanti d’arte , emissari di una casa d’aste
molto prestigiosa. La signora , molto bruscamente , oltre
ad imporre sé stessa, vorrebbe convincere il Professore ad
affittarle l’appartamento sovrastante il suo ed ovviamente, farà
volgarmente riferimento alla somma da lei stanziata a tale scopo.
Nonostante la ritrosia iniziale, il protagonista si fa convincere
E così inizierà la conoscenza di una parte dell’alta borghesia
Con cui , non solo non aveva più contatti da tempo, ma verso
La quale prova un profondo disprezzo a causa della loro
Mancanza di rispetto del prossimo e dell’assenza di valori
Che ricorre nel loro comportamento quotidiano.
L’appartamento è destinato all’amante della Marchesa,
Konrad Hubel, e l’ attore che lo interpreta è Helmut Berger,
più luciferiano che mai. Bello, dannato, elegante e sfrontato,
porterà immediatamente lo scompiglio nella vita del Professore,
a causa del suo temperamento e delle sue frequentazioni, oltre
a distruggere l’appartamento, il giorno stesso in cui si trasferisce,
convinto di poter fare tutto ciò, senza dover chiedere il permesso
a nessuno. Ma sotto quell’aspetto affascinante e sfacciato, giace
un essere sensibile, amante dell’arte e della bellezza. Konrad si
confida più volte con il Professore, illustrandogli nei dettagli
il suo passato e le ragioni che lo hanno condotto a vivere
come un gigolò d’alto bordo. Si instaura dunque un rapporto
di reciproca fiducia, o almeno così sembra. Ma Konrad ha
molte anime e non tutte sono limpide come quella mostrata al
Professore
e la gente di cui si circonda non è certo un esempio di virtù.
IL vaso di Pandora si aprirà durante una cena ( che si rivelerà
Di commiato) , durante la quale verranno messe in luce
Tutte le storture della società borghese alla quale tutti i
Presenti appartengono: L’epilogo è di stampo shakesperiano.
Konrad , oltre ad essere un mantenuto di lusso è anche
Un confidente della polizia ed ha denunciato un tentato colpo
Di stato , prima ancora che avvenisse. IL marito della Marchesa
Era uno dei promotori del golpe e Stefano, fidanzato di Lietta,
figlia della Marchesa , faceva parte del complotto di estrema
destra.
Dopo essersi insultati a vicenda ed aver mosso il Professore
A sincero disgusto i commensali si congedano. Konrad pagherà
Molto cara la sua delazione ed il Professore , leggendo la sua
Lettera di commiato, capirà di averlo amato come il figlio
Che non ha mai avuto. Intenso e molto toccante, Visconti
Ha messo molto di sé in questo film, a partire dal rapporto
Con H. Berger, che amò profondamente ed al quale fece
Anche da padre putativo. Imperdibile.
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