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"Cugini carnali"(1974, Sergio Martino)è film da rivalutare in pieno. Mostra ancora come il potere dominante, ossia conservazione politica e chiesa cattolica preconciliare, come sempre uniti, soffoccasero non solo gli istinti e le pulsioni naturali delle persone, costringendole a ricorrere alle prostitute(anche se la legge Merlin aveva da tempo chiuso le"case chiuse", la prostituzione era rimasta). Ma se ciò valeva per gli adulti, comunque capaci di procurarsi qualche servetta compiacente, per gli adolescenti questo era ben più diffcile: qui Alfredo Pea, che interpreta il figlio di famiglia, subisce la dura repressione del padre , preside e docente di greco e latino, fascista e cattolico per quel che serve, ma è la bella e disinibita cugina a doverlo(con fatica, peraltro)"svegliare".... UNa soluzione difficile, sofferta, raggiunta solo nel finale, che comunque il regista Sergio Martino, sa calibrare con intelligenza filmica, senza cedere al richiamo del filmaccio sexy-comedy italian style dei tatni, anzi innumerevoli"Decameroni", ma gestendo suspense e "tempi"con intelligenza, servendosi anche di un montaggio indovinato, che alterna scene relative ai personaggi con grande abilità. Interprete , nel ruolo del duro preside-prof. è Riccardo Cucciolla, che è sempre bello vedere anche come interprete, dopo quel"Sacco e Vanzetti"(1971, di Giuliano Montaldo)che lo aveva consacrato interprete a tutto tondo, non solo come ottimo"fine lettore-dicitore"e come doppiatore). Susan Player è molto bella, nel difficile ruolo della seduttrice: nomen omen, oltre a tutto, perché"Player"significa notoriamente"giocatrice" e il "gioco"che le tocca, con quel cugino imbranato non è per nulla facile... El Gato
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