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Atrmosfere cupe, quasi tetre(fotografia rigorosamente in nero, au noir, in parte anche, certo, corroso dal tempo, Spielberg aveva messo il dito nella piaga...)in questo seguito di"Borsalino", con un Delon ancora più inquietante, più"cupo", appunto, più spietato, con un RIck(Riccardo)Cucciolla, bravissimo attore italiano in genere relegato al doppiaggio, a parte, appunto, qualche film made en France e comunque la parte di Nick Sacco in un nobile quanto trascurato(ma spesso ripreso a livello storico, ormai quasi"archeologico")"Sacco e Vanzetti"di Giuliano mOntaldo. Le sequenze del (nel treno)con la "soluzione finale"(terribile)del cattivissimo, very vilain Cucciolla, Torna l'ottimo"sound track", torna quanto sappiamo, senza dimenticare(ma si tende a farlo, tanto è bello il film, tanto è comprensibile la vendetta)che si tratta, anche nel caso di Roch Siffredi(Delon)di un trafficante di eroina ... El Gato
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