Oscar insanguinato |
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Un film di Douglas Hickox.
Con Vincent Price, Harry Andrews, Diana Rigg, Ian Hendry
Titolo originale Theatre of Blood.
Horror,
durata 102 min.
- Gran Bretagna 1973.
MYMONETRO
Oscar insanguinato
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Vincent Price da...Oscar
di matteobettini15gennaioFeedback: 4806 | altri commenti e recensioni di matteobettini15gennaio |
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domenica 26 novembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando accade di vedere capolavori simili ci si può soltanto togliere il cappello. 'The theatre of blood' è un film drammatico, quasi thriller; ma infarcito in ogni dove di uno humour talmente macabro che il risultato conclusivo, che passa con disinvoltura da momenti di puro terrore (i più presenti) ad altri di ironia decisamente pungente (eufemismo), consiste in una pellicola azzeccatissima. Dove ora ci si spaventa, tanto alcune scene risultano essere macabre, crudissime; ora ci si diverte, in particolare per l'istrionica interpretazione di un grandissimo Price e per quelle che alcuni attori caratteristi (R. Morley su tutti) sono stati in grado di regalare al grande pubblico. Vero è che il meccanismo del film ricalca quello del precedente 'L'abominevole dr. Phibes', sempre con V. Price protagonista; ma è innegabile che 'Oscar insanguinato' offra, fin dalle primissime scene, tantissimi momenti di Cinema con la 'C' maiuscola. La trama: Edward Lionheart (Price che, lo sottolineo ancora se non fosse chiaro, è semplicemente grandioso!), un attore che ha costituito quasi tutta la propria carriera sulle tragedie shakespeariane, a seguito della decisione di alcuni critici teatrali di assegnare il prestigioso riconoscimento di 'attore dell'anno' a un giovane promettente e talentuoso (ma, perlomeno a detta dello stesso Lionheart, decisamente legnoso, oltre che balbettante e inesperto...), decide di vendicarsi contro i citati critici. A suo modo: a uno a uno, uccide chi ritiene responsabile di una simile, irreparabile colpa e si vendia coi fiocchi e controfiocchi. A suo modo significa che sceglie di eliminare i suoi "nemici" servendosi di espedienti presenti in dieci (tante sono le persone che ha deciso di eliminare) tragedie di Shakespeare. Così, inizia ad uccidere con il metodo descritto dal geniale bardo inglese nel suo 'Giulio Cesare', dove il suo primo detrattore, come il grande Cesare secoli addietro, è letteralmente fatto a pezzi da pugnalate infertegli da alcuni suoi...collaboratori: numerosi barboni e un misterioso individuo che, risulta palese, indossa barba e parrucca posticce (n.b: Lionheart era divenuto "amico" di tali barboni in conseguenza di un atto estremo, grazie al quale aveva potuto fingersi morto e concepire, così, la sua infernale vendetta). Uno via l'altro, i critici sono rinvenuti morti dalla polizia nei modi più differenti e, anche, brutali, sì; ma, in un certo qual senso, non privi del citato humour nero. Il finale riserva più di un colpo di scena: sta soltanto alla curiosità dello spettatore scoprire quali essi siano. Come ultima annotazione, aggiungo che alcuni omicidi sono da...evitare per i più deboli di stomaco! Ma, per chi è in grado di stemperare determinate situazioni, allra bè, il consiglio è uno, e uno soltanto: guar-da-te-lo! Buona visione.
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