Opera fluviale e viscerale che travolge tutti i dettami e le fondamenta di una "certa tendenza del cinema francese". Per Daney il film francese più bello degli anni '70. In sala da lunedì 13.
di Fabio Fulfaro Sentieri Selvaggi
Il fallimento della rivoluzione sessuale come metafora del fallimento del movimento del '68. Siamo già nel periodo post Nouvelle Vague e i vari Truffaut, Godard, Rohmer sono macinati e polverizzati dalla poesia anarchica di Jean Eustache. La maman et la putain, vincitrice nel 1973 del Grand Prix della giuria a Cannes, è opera fluviale che travolge tutti i dettami e le fondamenta di una "certa tendenza del cinema francese" guardando alle contraddizioni esistenziali di personaggi che vivono molto al di sotto delle loro aspirazioni. [...]
di Fabio Fulfaro, articolo completo (5648 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 11 marzo 2023