Uno dei titoli più celebri della "Commedia erotica all'italiana" (sicuramente il più celebre dei "Decamerotici", un genere nato dopo la realizzazione di "Il Decameron" di Pier Paolo Pasolini, il quale questi Film fanno sicuramente da parodia), e senz'altro il "trampolino di lancio" della bella Edwige Fenech.
Girato nelle campagne dell'alto Lazio, ambientato in età Decameronica (probabilmente ispirato a qualche novella del capolavoro di Giovanni Boccaccio) è un Film delizioso nella sua semplicità e spensieratezza, e mai volgare, come del resto la maggior parte deIle commedie del regista Mariano Laurenti.
Ricco di dialoghi mai scontati, discreta prova da parte del cast: Pippo Franco e Umberto d'orsi scatenati, Edwige Fenech dimostra di saper recitare se glielo permettono, e la tedesca Karin Schubert nel suo "periodo d'oro".
Epica la scena a rallentatore, accompagnata da una dolce melodia, in cui Olimpio (Pippo Franco), in sogno, insegue l'irraggiungibile Ubalda (Edwige Fenech): lo spettatore rimane incantato nel vedere la Fenech in tutta la sua bellezza, con le tette al vento, e con addosso solo la cintura di castità.
La scena finale rappresenta in fondo la morale del Film: i mariti che, invece di accontentarsi delle grazie delle loro rispettive mogli, aspirano a conquistare le mogli altrui, alla fine vengono cornificati.
Questo rende la commedia quasi "femminista".
Uno dei più grandi successi della Dania Film: costato 60 £, ne incassò circa 700.
E' stato recentemente rivalutato dalla critica, in particolare grazie a Walter Veltroni e Quentin Tarantino.
Oggi è considerato un Film CULT.
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