Zio Tom - Addio zio Tom

Un film di Franco Prosperi, Gualtiero Jacopetti. Documentario, durata 92 min. - Italia 1971. MYMONETRO Zio Tom - Addio zio Tom * 1/2 - - - valutazione media: 1,80 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Scommetto che Hitler ne sarebbe andato pazzo. Valutazione 1 stelle su cinque

di Dandy


Feedback: 93785 | altri commenti e recensioni di Dandy
venerdì 19 ottobre 2012

Chissà,forse Jacopetti e Prosperi erano in bolletta.O vistisi rubare l'idea da altri(oramai i"Mondo movies"spuntavano qua e là)hanno deciso di optare per qualcosa di nuovo così da poter tornare sulla cresta dell'onda.Di fatto ecco qui uno pseudo-documentario di "interesse storico",costruito come inchiesta giornalistica sullo stile del programma tv"C'ero anch'io".Argomento principale:la schiavitù in America(oltre ai neri c'è un apparizione lampo anche di indiani).Oltre un secolo di soprusi di ogni genere,dall'arrivo sui galeoni ai tempi contemporanei,con Martin Luther King e le Pantere Nere.Stavolta è tutta una finzione,se si escludono un paio di scene di repertorio.E' tutta una ricostruzione,benchè basata su fatti storici,ma questo non la rende certo meno agghiacciante,anzi.....Paradossalmente,qui Jacopetti riesce a superarsi,e ad essere più spregevole,alienante e repellente che in qualsiasi altro suo documentario "vero".Nessun animale trucidato qui,ma il razzismo e sprezzo per i" colored" più sfacciato e spudorato che si possa immaginare!Le scene di violenza sono relativamente poche(qualche stupro,una battuta di caccia agli schiavi fuggiaschi,pulizie e ingozzature forzate)rigorosamente finte(ma il più realistico possibile).E'come sempre il resto a lasciarmi a bocca aperta.Forti di una produzione imponente(con Papa Doc alle spalle),mezzi non indifferenti,comparse a profusione,il duo di registi(anche sceneggiatori)non girano certo al risparmio.Ricostruiscono ogni evento con spropositata veemenza e la solita meticolosità nauseante,per mostrarci al meglio del meglio la loro idea di storia.E qualsiasi persona(col cervello a posto intendo)dovrebbe accorgersi che queste idee sono frutto di menti davvero bacate.Che pure hanno come sempre,l'innegabile,orripilante contorta logica.Le singole vicende sono,oltre che minuziosamente ricostruite, a loro modo precise e coincise.L'ideologia Jacopettiana è portata aoltre i limiti della sopportazione,senza limitazione alcuna.Gli attori(sia carnefici che vittime)recitano con spontaneità e naturalezza inquietante,come fedeli adepti succubi del proprio santone.Lo sfarzo produttivo esibito alimenta uteriormente il livello pornografico di pessimo gusto(un pò come Tinto Brass per il suo "Caligola").E i continui salti temporali dal passato al presente hanno l'evidente funzione di accattivare e spiazzare ulteriormente il pubblico(riuscendoci benissimo).Non basta:volontari o meno,ci sono persino lampi cinefili(si va dal Griffith di "Nascita di una nazione"in versione esasperata,a "Via col vento"per i fatti passati(con tanto di Mamy tiranna e spregiudicata[le parole non bastano,si può solo vederle certe cose....]alla blaksploitation e un omicidio stranamente sciatto,degno del peggior Hershell Gordon Lewis per quelli presenti).Addirittura verso l'inizio un brevissimo episodio che sembra la versione perversa e razzista di "A spasso con Daisy!"Abbassando la guardia,e lasciandosi trasportare da questo "mondo cane"(ma sul serio!)si può assistere addirittura a scene disgustosamente  idilliache(grazie anche alle musiche presuntuose di Riz Ortolani).Razzista fino al parossismo,il duo J-P non evita naturalmente  di mostrare i neri come prevaricatori,quando non subumani da soggiogare.Credo che quest'altra chicca avrebbe mandato in visibilio Charles Manson,teorico della futura ascesa al potere dei neri,e della loro successiva,inevitabile,ovvia disfatta.Tra le scene più allucinanti,quella del laboratorio del professor Cartwright,teorico dell'inferiorità dei neri.Stavolta però non tutti hanno gradito.Una bella denuncia di oscenità,cambio del titolo in "Zio tom"per accusa di plagio(bah!)e riduzione da 138'a 110 da Jacopetti stesso.Mi sembra strano che nel '71 non ci sia stata minima protesta,specie in america e da parte dei neri(dopotutto in quegli anni volevano spezzare le loro catene no?).Io ho visto una versione quasi integrale(135').Il doppiaggio italiano(non so se ex novo o proprio dell'epoca),in qui sono coinvolti doppiatori famosi(Glauco Onorato,indimenticabile voce di Bud Spencer),da la propria funzionale mazzata finale(solito commento iperqualunquista e ignobile a parte).E' così brutto,idiota e caricaturale da dare al tutto un'impronta del peggior trash(accenti inglesi e tedeschi falsissimi e forzati,parlate dialettali sul galeone,persino per i neri[il battibecco tra il nanetto "Comandante" e la Mamy che parla in simil-siculo sgrammaticato fa crepare dalle risate malgrado tutto;segno che la pazzia è contagiosa]).Almeno qui ho trovato un commento che dice le cose come stanno:o si cede al moralismo e si rigetta tutto come blasfemo,o si accettano i propri lati più sgradevoli e i propri bassi istinti e deliziarsi di ciò a cui si assiste.Prendere o lasciare,ma non mi si venga a dire che questo vuole essere un documentario "di parte",o che è crudo oltre ogni limite perchè così andavano le cose.O anche un semplice documentario,visto che è ricostruito.Qui,il termine "politicamente scorretto"è qualcosa di esibito,di scatenato,materiale,visibile,quasi palpabile.Certo,anche i bianchi non fanno una gran bella figura ma chissà come c'è sempre una sbrigativa assoluzione,vuoi per il commento,vuoi per le situazioni(il finale con citazione letteraria de"Le confessioni di Nat Turner").Quindi,chi scrive  "critiche immeritate",che l'intento dei due registi era di condannare il razzismo,e soprattutto dei giudizi stupidi o immotivati,o non ha mai visto i loro precedenti lavori,o ha seri problemi a distinguere il bene dal male.Questo pseudo-documentario è frutto inequivocabile di una mente malata.Un inno al razzismo all'ennesima potenza.Può essere considerato coraggioso,coinvolgente,affascinante,persino bello(se si è membri del KuKluxKlan soprattutto).Ma rimane quello che è.Prendete atto di questo,prima durante,e dopo la visione.

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zubizarreta mercoledì 12 giugno 2024
avviso ai naviganti: non è un documentario.
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Appena visto su cine 34. Complimenti per la recensione altamente condivisibile. C''è una cosa che mi lascia perplesso e riguarda questo film come il tanto decantato Mondo Cane, temo che ancora oggi i più vedano i FINTI documentari di Jacopetti come VERI. Ben fatti o meno poco cambia - giustamente lei descrive gli attori come vittime essi stessi -, credo che il regista abbia giocato moltissimo su questa ambiguità.

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