Giù la testa |
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Un film di Sergio Leone.
Con Rod Steiger, James Coburn, Rik Battaglia, Romolo Valli, Maria Monti.
continua»
Western,
durata 150 min.
- Italia 1971.
MYMONETRO
Giù la testa
valutazione media:
4,19
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Antieroi nella rivoluzionedi Gianni LuciniFeedback: 29149 | altri commenti e recensioni di Gianni Lucini |
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giovedì 15 settembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
«La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una cena letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La rivoluzione è un atto di violenza». La frase di Mao appare sullo schermo nero prima dell’inizio della storia e fornisce allo spettatore una guida preziosa per interpretare l’incontro con gli eventi. E quando inizia la storia con Juan Miranda sbeffeggiato dai rappresentanti delle classi dominanti che lo credono un innocuo e miserabile peone, si capisce al volo che il regista sta dalla parte della rivoluzione, anche se non rinuncia a guardarla con l’occhio critico dei suoi antieroi. Come accade al Biondo e a Tuco in Il buono, il brutto, il cattivo, Sean e Juan attraversano la storia o, meglio la incontrano e la vivono indipendentemente da quelle che erano le loro intenzioni. Tra le due coppie c’è però una differenza. Se il Biondo e Tuco mantengono un distacco assoluto e non si fanno mai coinvolgere, neppure per un momento, dalle vicende della Guerra di Secessione, Sean e Juan finiscono per partecipare coscientemente alla rivoluzione pur vedendone i limiti e le contraddizioni. Hanno mille ragioni per tenersene distanti e sono entrambi pessimisti sulla possibilità che serva davvero a cambiare lo stato delle cose. Sean diffida della rivoluzione perché porta sul cuore il peso di un doloroso tradimento mentre Juan è convinto che le rivoluzioni nascono per iniziativa di “quelli che leggono i libri”, servano solo a loro e quando terminano“tutto torna come prima”. Eppure quando la loro vita incrocia gli eventi della storia non si tirano indietro. A modo loro Scelgono di stare dalla parte di chi si ribella al potere, pronti anche a giocarsi la vita nonostante la convinzione dell’inutilità dei loro sforzi. Non a caso Sergio Leone confessa di aver pensato di chiudere il film con un’altra citazione di Mao: «Appena finita una rivoluzione, se ne dovrebbe incominciare subito un’altra».
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