Cane di paglia |
|||||||||||||
Un film di Sam Peckinpah.
Con Dustin Hoffman, Peter Vaughan, David Warner, Susan George, Jim Norton
Titolo originale Straw Dogs.
Drammatico,
durata 113 min.
- USA 1971.
- Dear International
uscita giovedì 3 febbraio 1972.
- VM 18 -
MYMONETRO
Cane di paglia
valutazione media:
3,19
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Acquista »
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I cani di pagliadi Gianni LuciniFeedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sabato 17 settembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
I cani di paglia accettano in silenzio il proprio destino, con pazienza e senza lamentarsi mai. Capita però che a volte i cani di paglia prendano fuoco. Questo è il concetto scelto da Sam Peckinpah per introdurre il film, ispirato al romanzo “The Trenchers’s farm” di Gordon M. Williams. Lo stesso regista non ha mai nascosto il suo pensiero pessimista sulla vita: «…In effetti l’uomo non è che un animale, una bestia affamata e astiosa. Se vi guardate intorno vi accorgete che in questo mondo ci sono un po’ d’amore, un pizzico di bontà e tanta, tanta barbarie». L’dea della violenza come regolatrice assoluta dei rapporti tra le persone appartiene e ispira gran parte della sua produzione cinematografica di cui proprio Cane di paglia rappresenta forse l’opera più inquietante e controversa. All’uscita del film i critici, così come il pubblico, si dividono e Peckinpah da una parte della critica viene bollato come portatore di una visione “reazionaria” del mondo. Non manca chi lo accusa apertamente di essere un “fascista” e di avere un vero e proprio culto della violenza individuale come elemento purificatore del mondo. I sostenitori di questa tesi rilevano come il regista abbia messo in scena una serie di luoghi comuni fondanti delle ideologie reazionarie e sessiste: Amy viene violentata, ma prima ha provocato il maschio e nel corso della violenza finisce per provare piacere, mentre David quando deve difendere l’uomo minacciato dal linciaggio lo fa assumendo l’aspetto del superuomo di Nietzche. Nel vivo della polemica anche Dustin Hoffman, interpellato sull’argomento si trincera dietro una frase sibillina: «Evitate di chiedermi chi sia davvero Peckinpah perché lo trovo indefinibile». Sono polemiche e accuse nate in un periodo in cui il dibattito culturale e politico è vivacissimo e spesso si alimenta di paradossi. La carriera di Sam Peckinpah e i film successivi contribuiranno a svelenire le critiche più accese e oggi anche il giudizio critico su Cane di paglia oggi è divenuto più equilibrato. Lo si considera una delle opere più emblematiche e pessimiste sull’umanità e sulla sua capacità di darsi regole collettive giuste ed eque. Il contratto sociale, fondamento della moderna civiltà, nel film non esiste. Appare come un’invenzione consolatoria a cui credono solo i deboli e, come dimostra l’inutilità dell’intervento del custode della legge, chi non riesce a farsi largo con la forza è destinato a soccombere. Nella narrazione filmica il cinismo e l’amoralità vengono rese in modo estremamente efficace dalla rappresentazione di una violenza che appare quasi sempre eccessiva e fine a se stessa. Ogni residua parvenza di umanità scompare poi nello scontro finale in una sorta di sabba visionario in cui entrambe le parti, senza più alcuna parvenza di umanità, tentano di annientarsi ricorrendo a mezzi come il lancio di topi vivi, una trappola per lupi, l’olio bollente e le bastonate parossistiche portate con l’unico scopo di uccidere l’avversario.
[+] lascia un commento a gianni lucini »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | jmcmegamega 2° | nico 3° | chriss 4° | gianni lucini 5° | gianni lucini 6° | anonimo 7° | andrejuve 8° | c�guglielmo 9° | renato c. 10° | great steven 11° | ralphscott 12° | paride86 |
Premio Oscar (1) Articoli & News |